Approvazione del bilancio tra una scossa e l'altra

Ieri a palazzo Margherita

30 Marzo 2009   20:20  

Una giornata assai movimentata quella di ieri a  palazzo Margherita. In bilico tra terremoti politici sempre possibili,  e il terremoto quello vero, che hanno cadenzato la lunga seduta del consiglio comunale e procurato piccole crepe sui muri di Palazzo Margherita. All'ordine del giorno il bilancio di previsione. Una manovra con pochissimi soldi, racimolati con l'ennesimo e certosino raschiamento del fondo del barile, contenuto in un corposo tomo di centinaia di pagine, impossibili da fotocopiare e distribuire anche ai cronisti. Materia di iniziati, insomma. L'assessore Giangiuliani preferisce non rilasciare dichiarazioni nel merito, nè tanto meno dare qualche numero in entrata e in uscita. “ Dobbiamo approvare molti emendamenti, il bilancio non ha ancora una fisionomia consolidata”.
La mattinata è scivolata via tra stanche scaramucce.

L'opposizione incalza sul fatto che si tratta di un bilancio taroccato, in quanto nella voce entrate erano previsti i proventi della vendita dell'autoparco comunale, dell'edificio di Via Sassa, che ospita il settore Opere Pubbliche, e l'ex-liceo scientifico. Ma un emendamento, passato grazie ad una spaccatura nella maggioranza, nei giorni scorsi ha impedito l'operazione  Altri osservano che il nuovo assessore Marco Fanfani è a costo zero, perchè zero appunto è il budget previsto per le attività produttive. “ Il sindaco - incalza Luigi D'Eramo della Destra - pontifica nel suo piano strategico  sulla centralità del turismo, ma poi a questa voce destina la miseria di 12mila euro.
La maggioranza reagisce:  dobbiamo con responsabilità far fronte al disastro ereditato dal centro destra, dobbiamo far fronte alle mancate entrate dovute all'abolizione dell'Ici, di cui bisogna dire grazie al governo Berlusconi. Si torna ad evocare, come esempio degli scempi compiuti dalla giunta Tempesta, il buco della Perdonanza, i debiti milionari causati dallo sciagurato progetto della metropolitana, la bella invenzione delle sette spa comunali, che costano all'erario un occhio della testa e producono più che altro debiti e poltrone. Angelo Mancini dell'Italia dei Valori si chiede come sia possibile che l'Afm che gestisce ben otto farmacie, abbia utili pari allo zero. “Evidentemente – ammette Mancini – anche noi come il centrodestra abbiamo sbagliato a scegliere le persone da mettere nei cda, evidentemente non all'altezza”. Ma la maggioranza almeno su questo fa quadrato: il centrodestra non si permetta di dare lezioni di bilancio, perchè è stata lei a mettere in ginocchio la città per gli anni a venire.

Oggetto di polemica gli emendamenti dell'ultima ora, considerati dall'opposizione tanti piccoli regalini ai vari assessori e consiglieri. Un'associazione qui, un campetto di calcio là, indispensabili  a cementare l'instabile maggioranza.

Dopo la pausa-terremoto, con i consiglieri che si sono precipitati fuori il palazzo insieme agli impiegati, si è tornati in aula intorno alle 17. Tra una scossetta e l'altra si è proceduto a votare una trentina di emendamenti, fino a tarda sera.  Alla fine ne esce fuori una manovra da 109milioni 112mila euro circa. I debiti fuori bilancio accumulati negli anni ammontano a 40milioni di euro. A succhiare risorse come un idrovora le spa comunali, lungi dall'essere riformate.

Uniche vere entrate le tasse ai massimi consentiti,  i tributi e  le multe. Passano emendamenti con un contributo di 10mila euro alla mensa di Celestino, il finanziamento di 25mila euro all’Aquila Calcio per la manutenzione del campo di allenamento alla Guardia di Finanza di Coppito, 5ila euro da destinare al soccorso alpino. Poco o nulla al turismo. Alla formazione del personale vanno 20mila euro.

Ma i numeri esatti delle voci di entrata e quelle di uscita ve li daremo non appena potremo disporre di una copia del bilancio, da spulciare ed approfondire.

Nel servizio intervista ad Enzo Lombardi PDL e Angelo Mancini consigliere IDV

Filippo Tronca


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