"Che Noia Queste 50 Sfumature di Grigio", La Critica Stronca la Prima a Berlino

BERLINO – Lontani, lontanissimi sono i tempi di "Ultimo Tango a Parigi" o del più recente "9 settimane e 1/2", vere e proprie pietre miliari del cinema erotico "consentito".
Chi pensava di ritrovare quella suspance, quella tensione sessuale in "50 sfumature di grigio" rimarrà molto deluso.
Almeno questo è il giudizio quasi universale di chi ha avuto la fortuna di vederlo in anteprima alla Berlinale.

Sono necessari 25 minuti di dialoghi serrati per assistere al primo bacio e ben 45 per entrare nella celebre stanza dei giochi del milionario Christian Grey.

Un film giudicato "innocuo", "noioso" che riprende solo il lecito delle fantasie che scatenava il romanzo e che porta in scena il banale e avvenne solamente alle strane fantasie.

Diretto da Sam Taylor-Johnson, l'adattamento del primo romanzo della trilogia sexy di E.L. James sarà in oltre 900 sale italiane da oggi con un divieto ai minori di 14 anni, mentre ieri al festival tedesco decine di persone sono rimaste fuori dalla proiezione, andata sold out.

Scelti dopo un casting travagliato, ci sono Jamie Dornan e Dakota Johnson (foto) a (s)vestire i panni del 27enne ricco e tormentato che dichiara subito «non faccio l'amore, ma sesso, estremo», e della ragazza naif inesperta sotto le lenzuola, ma presto indotta a diventare la sua schiava erotica.
Modello, musicista e attore lui, attrice e figlia d'arte (di Melanie Griffith e Don Johnson) lei, i due discutono più che altro delle clausole del loro contratto tra dominatore e schiava, e si lanciano sguardi vogliosi.

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(Luca Di Giacomantonio @ilucadeejay)

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