Chieti-Cosenza, Bellia amareggiato: "Buona prova, ma episodi decisivi. Quanto alle altre gare.."

De Patre polemico sul rigore: "Altrove non lo avrebbero dato"

23 Marzo 2014   19:11  

Vincere sarebbe stato fondamentale per rosicchiare due punti alla Vigor Lamezia ottava, che non è andata oltre il pari interno con l'Aversa Normanna, ed invece il Chieti, pur bravo a passare in vantaggio in avvio con Rossi, non è riuscita a raddoppiare ed alla fine si è fatto raggiungere sull'1-1 dal Cosenza.

Un pareggio che sostanzialmente ci sta tutto, frutto di un Chieti arrembante nel primo tempo ma di fatto chiuso nella propria metà campo nella ripresa, fino al rigore realizzato da Mosciaro al 90', secondo alcuni non così netto.

Un risultato che, purtroppo, aggrava ancor di più una situazione tutt'altro che semplice, pur con la consapevolezza che, sul piano del gioco, si sono registrati passi avanti rispetto alle precedenti uscite, come ha osservato nel dopo gara il presidente neroverde Walter Bellia: " I ragazzi hanno disputato un'ottima gara, dando l'anima, e non ho nulla da rimproverare loro, ma purtroppo abbiamo pagato il mancato raddoppio, nostra croce da inizio anno, e soprattutto il rigore, quanto meno opinabile, fischiato a favore del Cosenza al 90'. Anche se la distanza dall'ottavo posto resta di quattro punti, abbiamo il dovere di continuare a credere nelle possibilità di salvezza diretta: del resto, vedere i ragazzi piangere negli spogliatoi evidenzia quanto tengano al traguardo, e questo deve darci forza, insieme alla prestazione di oggi. Ho visto un Chieti con tanta voglia e tanta rabbia, che credo avrebbe meritato di vincere".

A seguire, Bellia non ha lesinato frecciate a quelle squadre che, non avendo più molto da chiedere al torneo, stanno lasciando qualche punto di troppo per strada: "Le grandi squadre vengono qua a fare la gara della vita, mentre altrove incappano in sconfitte clamorose: questo fa molta rabbia. Poi, ovviamente, il secondo gol subìto da palla inattiva nel finale in due gare consecutive induce a riflettere sull'importanza delle palle da fermo in questo campionato. De Patre? Non è in discussione e non lo è mai stato, non è lui che va in campo: ha mandato in campo la formazione da lui rienuta migliore, la squadra ha giocato ma purtroppo ha pagato episodi non favorevoli".

Lodi alla squadra sono giunte anche dal tecnico Tiziano De Patre, allontanato a pochi minuti dalla fine per essere uscito dall'area tecnica secondo cui va comunque tenuto conto dell'ottima caratura tecnica degli avversari, emersa nela ripresa: " Vorrei vedere se in altri campi avrebbero dato un rigore del genere al 90', ma detto questo la squadra ha disputato una grande partita contro la prima della classe, che a differenza di come fanno da altre parti è venuta a giocare la partita della vita, mancando le occasioni per chiudere la gara. Avremmo meritato di vincere, ma almeno siamo riusciti ad uscire dal tunnel delle quattro sconfitte consecutive e ci prepariamo a giocare il tutto per tutto nelle prossime cinque finali, convinti di potercela fare".

A fronte di un primo tempo in cui il vantaggio di 1-0 è apparso persino troppo ristretto, nella ripresa i neroverdi hanno sofferto oltremodo il ritorno del Cosenza. Secondo il tecnico, decisivi sono stati i valori tecnici degli avversari: "Il Cosenza ha un organico di prim'ordine, con ricambi all'altezza soprattutto in attacco. Poi, ovviamente, da parte nostra potrebbe essere nuovamente subentrata, come domenica scorsa, la paura di vincere, ma la prestazione c'è stata. Abbiamo dimostrato che, se siamo al completo e nella consizione migliore, possiamo giocarcela con tutti".

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Lorenzo Ciccarelli


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