D'Agostino, la difesa vuole chiedere la revisione del processo: "Testimoni non credibili"

"Ammessa una sola circostanza, ma fu donna a offrirsi"

23 Gennaio 2015   12:22  

Potrebbe non essere ancora giunta la definitiva conclusione giudiziaria riguardo il caso dell'ex assessore del Coune di Chieti Ivo D'Agostino, che due giorni fa ha patteggiato una pena di 3 anni e 3 mesi di reclusione (da scontare ai servizi sociali) poiché riconosciuto colpevole di aver chiesto prestazioni sessuali ad alcune donne in cambio di un alloggio popolare.

La difesa dell'ex assessore alle Politiche della casa, infatti, ha annunciato l'intenzione di richiedere la revisione del processo, poiché a detta di uno degli avvocati della difesa, Edgadro Ionata, le testimonianze delle sette accusatrici non sarebbero credibili.

"Abbiamo dovuto richiedere il patteggiamento poiché non abbiamo avuto tempo di cercare prove che dimostrassero che le donne non hanno detto la verità e che si conoscevano prima ancora dei fatti contestati" - ha affermato Ionata - "e del resto non si poteva fare altrimenti dopo un incidente probatorio con cristallizzazione delle testimonianze otto giorni dopo l'arresto di D'Agostino".

L'avvocato ha di seguito rimarcato come "il mio assistito ammette il fatto in una sola circostanza, ma solo il fatto in sé, ed in modalità differenti da quelle affermate dalla donna, in quanto fu la donna ad offrirsi. Invito a cena con un'altra di loro? Non esclude di aver potuto fare una battuta riguardo un invito a cena, ma non ricorda, così come non ricorda neanche chi siano queste donne. Di una di esse rammenta solo di averla fatta ospitare presso sua sorella per un paio di mesi".


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