Discarica di Bussi, annunciato supplemento d'inchiesta parlamentare

13 Gennaio 2017   16:45  

 Un supplemento di inchiesta parlamentare sulla discarica di Bussi è stata annunciata questa mattina dal presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, Alessandro Bratti (Pd), il quale ha giustificato le nuove indagini "alla luce delle tante novità emerse nel corso dell'incontro che si è tenuto nella sala consiliare di via Caduti sul lavoro a Bussi. "soprattutto per dare la mano in un momento delicato come l'attuale", ha sottolineato Bratti.

 "La relazione ha messo in luce le tante criticità che sono state palesate in questi 10 anni di gestione commissariale inefficiente. Ora dobbiamo guardare avanti, bisogna completare il Piano di caratterizzazione del sito". Così Paolo Arrigoni (Lega Nord), membro della commissione ambiente della Camera al termine dell'incontro che si è tenuto questa mattina a Bussi sul Tirino sulla omonima discarica.
    "C'è bisogno che il Ministero dell'Ambiente che oggi ha la responsabilità, dopo la gestione commissariale, abbia una conoscenza completa della vicenda", ha proseguito l'esponente della Lega Nord. "Bisogna fare il punto sulla contabilità speciale che non è ancora chiara, fare il punto sulle risorse necessarie per completare il processo di bonifica, dopodiché tutti i soggetti istituzionali coinvolti devono fare un accordo di programma secondo la legislazione vigente dove tutti i componenti devono sapere cosa fare e con quali risorse e soprattutto con dei tempi certi per arrivare alla definitiva bonifica della discarica. Questo lo richiede il mondo economico - conclude Arrigoni - e un bacino di persone di 700 mila unità che in questi anni è stato esposto a un serio pericolo".

"Mi è piaciuto molto l'atteggiamento che ha assunto la Commissione d'inchiesta.
Il rigore del presidente Bratti e questa convergenza, finalmente, dopo 10 anni, dello stato conoscitivo di ciascuno, dell'atteggiamento doverosamente collaborativo di ciascuno, senza più ipocrisie e senza più dispetti". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso al termine dell'incontro in cui alcuni membri della commissione Ambiente della Camera hanno fatto il punto della situazione dell'inchiesta parlamentare avviata sulla vicenda della discarica di Bussi.

"Sono stati 10 anni in grande parte persi - ha proseguito D'Alfonso - poiché c'è stata molta logica dell'egoismo istituzionale. Io ho letto e studiato ogni riga della relazione e ho visto come ad alcuni punti corrisponde la verità dei fatti circa l'egoismo delle condotte individuali. Noi abbiamo garantito la massima collaborazione al Ministero quando è finita la stagione della vita commissariale. Abbiamo richiamato la condotta del commissario che troppe volte è stato un appaltatore del Novecento. Garantiamo che l'Arta fornirà ogni collaborazione per quanto riguarda le attività funzionali alla caratterizzazione ambientale anche delle altre proprietà pubbliche".

"Così come vogliamo che aumenti la dotazione finanziaria, nata tra virgolette, in relazione al terremoto - conclude il Presidente della Regione - Cinquanta milioni sono pochi e questo incontro serve anche per richiamare le attenzioni dello Stato ad aumentare la dotazione finanziaria". 


   


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