FNSI a FIEG, azione comune contro crisi editoria

14 Febbraio 2013   18:10  

Un' "azione comune" per "avviare il risanamento del settore" e "chiedere al nuovo Parlamento e al nuovo governo un deciso intervento sull'editoria".
E' quanto chiede la Fnsi alla Fieg nel documento finale del Consiglio nazionale svoltosi a Roma concernente la "drammatica" situazione del settore.
La relazione del segretario generale Franco Siddi e' stata approvata all'unanimita'.
"La crisi - si legge nel documento - ormai ufficializzata, di gruppi di primo livello nel panorama dell'editoria nazionale come Rcs Mediagroup e Mondadori e di quotidiani come La Stampa e Il Corriere dello Sport, con la chiusura di decine di testate storiche e l'espulsione dalle redazioni di quasi un migliaio di giornalisti, rende evidente per tutti che un settore rilevante dell'industria italiana - cui sono legati beni pubblici come la liberta' di informare ed essere informati e il diritto all'informazione - e' arrivato a un punto di allarme acuto. Alla crisi economica e del settore si sono infatti sommati la scarsa lungimiranza degli editori, il ritardo nella definizione di strategie capaci di rispondere alle trasformazioni tecnologiche, palesi errori manageriali e investimenti sbagliati che oggi pesano in maniera insostenibile sui bilanci delle aziende".
Per la Federazione della stampa, "si deve dunque parlare di un vero e proprio fronte di preoccupazione estrema sul quale occorre compiere atti di corresponsabilita' importanti a tutti i livelli, a partire dalla politica che sembra invece, in questa fase elettorale, avere cancellato dalle agende qualsiasi progetto di intervento a sostegno di un settore precipitato, come tutto il Paese, in una crisi senza precedenti"."Il momento - prosegue il documento - richiede, invece, interventi indispensabili e urgenti come la riforma delle leggi dell'editoria e l'istituzione di un fondo pubblico valido almeno un triennio per l'innovazione e per la trasformazione industriale, la definizione di un welfare attivo del lavoro che consenta di gestire nella maniera meno traumatica possibile le uscite anticipate per la crisi, coniugandole con l'ingresso di professionalita' giovani da formare con l'aiuto dell'esperienza di chi e' a fine carriera.
Ogni situazione di difficolta' ha una sua storia e merita una valutazione specifica, ma la preoccupazione e l'azione del sindacato non possono che essere sempre e comunque finalizzate alla tutela delle testate, alla salvaguardia del loro valore all'interno del sistema dell'informazione, alla garanzia dei posti di lavoro minacciati dalla crisi e pure la protezione dei lavoratori autonomi".
"Nessun governo - spiega la Fnsi - puo' immaginare che il rilancio dell'editoria possa avvenire solo per impulso delle parti.
Il Consiglio nazionale ribadisce pero' anche la richiesta alla Fieg di aprire immediatamente un tavolo di confronto per affrontare con il massimo rigore l'esame della crisi nel suo complesso, prima di affrontare le singole richieste di attivazione di ammortizzatori sociali che arrivano dagli editori e che - al momento - non hanno un'adeguata copertura per garantire a tutti la giusta protezione sociale necessaria.
Il Consiglio nazionale lancia dunque un appello al senso di responsabilita' anche della Fieg perche' venga trovato il coraggio di azioni comuni per un nuovo equilibrio di sistema, nel rispetto delle autonomie specifiche delle parti sociali e della dignita' dei lavoratori".


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