Femminicidio Vasto, Martella non mangia più e continua a disperarsi: "Sono morto anche io"

L''uomo in carcere guardato a vista h24 da agenti

13 Marzo 2015   11:47  

All'impeto d'ira è subentrata la disperazione per il gesto inconsulto, cosicché ora non riesce a darsi pace Joseph Martella, il 57enne che domenica sera, a Vasto, ha strangolato la compagna Daniela Marchi.

L'uomo, rinchiuso nel carcere di Torre Sinello, pare abbia iniziato a non mangiare più, e soprattutto continua a disperarsi per aver causato la morte della compagna, tanto che stando al suo avvocato sarebbe giunto ad affermare che "con lei sono morto anche io", oltre a chiedere di continuo scusa alla famiglia della donna.

Oltretutto, nel timore che possa commettere qualche gesto inconsulto, gli agenti di custodia continuano a sorvegliarlo a vista 24 ore su 24: il legale ha affermato di non averlo mai visto così depresso.

Continuano, intanto, le indagini della polizia per individuare il movente dell'omicidio, non ancora chiaro. A tal proposito, sarà con ogni probabilità analizzato il cellulare di Daniela Marchi.


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