L'Aquila, la Festa dei morti nel cimitero pericolante

Cialente: servono 4 milioni, Chiodi si muova

01 Novembre 2010   15:00  

Sprezzanti dei divieti e del pericolo, gli aquilani si addentrano anche nelle parti più danneggiate pur di rendere omaggio ai propri cari.
Alla vigilia della commemorazione dei defunti i cimiteri si riempiono di persone.
A L'Aquila l'occasione assume, comprensibilmente, un diverso valore. Si piangono, fra gli altri, le 308 vittime del terremoto.
Evento tellurico che si è fatto sentire, eccome, anche al camposanto, dove i danni, ingenti, sono evidenti soprattutto nella parte più antica.
Ingresso puntellato e un tendone adibito a chiesa è lo scenario che ti si apre davanti agli occhi appena hai superato il piazzale e acquistato fiori e lumini, che come ogni anno fanno registrare un aumento dei prezzi man mano che ci si avvicina ai primi di novembre.

Domani, alle 15,00 il vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole presiederà la solenne liturgia nella chiesa del cimitero alla quale seguirà il giro per la benedizione delle tombe, mentre alle 18,00 sarà il vescovo Molinari, nella chiesa del Suffragio in Piazza Duomo a presiedere la solenne concelebrazione in suffragio di tutte le vittime del terremoto del 2009.

Nell'intervista Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila


servizio Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Alessandro Di Giacomantonio


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