Libia, Oggi Italia Decide sulla Guerra all'ISIS. Silvio Berlusconi Pronto ad Appoggiare Matteo Renzi

17 Febbraio 2015   06:09  

TRIPOLI - Continuano senza sosta i raid aerei dell'Egitto che con propri piloti e mezzi ha intrapreso un massiccio bombardamento di quelli che si ritengono depositi e covi jihadisti in territorio libico.

Dopo la conferma dello sgozzamento di ben 21 cittadini egiziani sulle colline dell'ex territorio controllato dal deposto (dagli americani) Muammar Gheddafi la situazione pare sia precipitata. Chiuse tutte le ambasciate, compresa l'ultima, quella italiana.

La risposta del'Isis in territorio libico non si è fatta attendere e pare siano sati sequestrati «Almeno 35 cittadini egiziani» rapiti dopo l'inizio dei raid del Cairo «in zone controllate dall'Isis e da Anbsar al Sharia»: lo riferisce Libya Herald. I sequestrati sarebbero in gran parte lavoratori del settore agricolo.

Primi Danni all'Organizzazione Jihadista

Intanto il maggiore Mohamed Hegazy, portavoce dell'Esercito libico, parla di successo nei raid egiziani che su Derna e Sirte ha ucciso almeno 64 combattenti dell'Isis, tra cui «tre dei loro leader». I feriti sono «decine». Lo riferisce il sito del quotidiano egiziano Al Ahram.

Inoltre il portavoce ha sottolineato che non sono rimasti uccisi civili: «media che lavorano per l'Isis propalano la notizia di civili presi di mira per provocare caos e paura e guadagnare simpatie per i componenti dell'organizzazione».

L'Italia si Prepara alla Guerra

Dopo le dichiarazioni dei militari dell'Isis di ieri in cui minacciavano di essere arrivati a sud di Roma c'è apprensione nel Governo e nelle opposizioni italiane consapevoli che se dovesse cadere la Libia il prossimo paese colpito sarebbe senza alcun dubbio l'Italia, il miglior ingresso all'Europa per i kamikaze e per gli attentati jihadisti.

«Dopo la richiesta della Lega Nord, oggi il governo ha previsto un'informativa sulla questione libica», annuncia il capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Fedriga. «Molto bene - aggiunge - sarebbe stato assurdo, incomprensibile e irresponsabile non coinvolgere il Parlamento in questo delicato momento».

Il Premier Renzi Frena sull'Intervento Diretto di Truppe e Mezzi Italiani

Matteo Renzi si è detto ancora ottimista su una possibile soluzione diplomatica, "L'Isis non ha conquistato la Libia - ha detto ieri - ma ci sono stati dei gruppi di miliziani che vi si sono affiliati in territorio libico".

Comunque il Governo se dovesse portare in Parlamento la richiesta di guerra incasserebbe subito l'ok dei forzisti di Silvio Berlusconi e della Lega Nord.

L'ex Cavaliere, dal canto suo, continua ad essere fortemente scettico sulla decisione americana di rovesciare l'ex rais Muammar Gheddafi che, secondo Berlusconi, "Ha gettato caos nel paese ed offerto una base operativa alle porte italiane per l'Isis".

(Luca Di Giacomantonio @ilucadeejay)


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