Oggi il mondo dice basta alla violenza sulle donne

25 Novembre 2013   12:24  

Oggi è la Giornata mondiale Onu contro la violenza sulle donne. Come ha ricordato domenica il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nella vita.

In Italia, dall'inizio dell'anno, sono state 128 le vittime di femminicidio. Tante le iniziative in programma. A Roma è previsto un flash mob della Cgil.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin annuncia un percorso ad hoc nei pronto soccorso per le donne vittime di violenze. "Servono risorse adeguate per la prevenzione", dice la presidente della Camera, Laura Boldrini.

La data scelta per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, è in onore delle tre sorelle Mirabel, eroine della lotta di liberazione della Repubblica Dominicana, torturate e uccise nel 1960 dagli agenti del dittatore Rafael Trujillo. Tante le iniziative organizzate in tutte le città italiane.

La violenza contro le donne si scatena quasi sempre all'interno delle mura domestiche. L'autore è nel 48% dei casi il marito, nel 12% il convivente nel 23% l'ex; si tratta poi di un uomo tra i 35 e i 54 anni nel 61% dei casi, di un impiegato nel 21%, e di una persona istruita (il 46% ha la licenza media superiore e il 19% la laurea). Il persecutore non fa poi in genere uso di alcol e di droghe (63%).

Le donne vittime di violenza quest'anno é arrivata a quota 128, con una rapida escalation: ad agosto risultavano un'ottantina di casi e le richieste di aiuto di donne vittime di stalking al numero attivato da Telefono Rosa sono aumentate nei primi sei mesi del 2013 di circa il 10%.

Anche il profilo della donna-vittima descrive una persona piuttosto normale: una donna di età compresa fra i 35 e 54 anni, con la licenza media superiore nel 53% e la laurea nel 22%.

Percentuali e numeri amplificati da altri numeri. La violenza subita dalle donne ogni anno ha, infatti, un costo economico e sociale di quasi 17 miliardi di euro, l'equivalente di tre manovre finanziarie, il triplo della spesa pagata dal nostro paese ogni anno per incidenti stradali.

La violenza sulle donne passa anche attraverso le disparità nel lavoro: lo ricorda AlmaLaurea, consorzio di 64 atenei italiani, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nella classifica mondiale sulle disparità uomo-donna l'Italia è all'80/o posto, dopo Perù e Cipro: dati del Gender Gap Index, l'indice del World Economic Forum che misura le differenze fra sessi in 135 paesi.

A un anno dal titolo, i laureati uomini possono contare più delle colleghe su un lavoro stabile (39 a 30%) e guadagnano il 32% in più (1.220 euro contro 924 euro mensili netti). A cinque anni dalla laurea lavorano 83 donne e 89 uomini su cento (6% di differenza).

Il posto stabile è prerogativa tutta maschile. A cinque anni può contare su un'attività stabile l'80% degli occupati maschi e il 66% delle femmine. Tra uno e cinque anni dal conseguimento del titolo, le differenze di guadagno aumentano ulteriormente: il divario cresce al 30%, 1.646 contro 1.266 euro.

Le laureate con figli lavorano e guadagnano meno rispetto alle colleghe senza prole.

La Cisl: '' La violenza di genere come violazione dei diritti umani''

Il 25 novembre si celebra la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. "La violenza sulle donne uccide la dignità di tutti noi”, è lo slogan di ogni iniziativa della CISL AbruzzoMolise su tutti i territori per dire 'No' ad ogni forma di violenza contro donne e minori e per dar voce alle troppe e tante vittime.
La violenza purtroppo è una piaga ancora da sanare.

Oggi, nonostante il passare degli anni e il varo di nuove leggi, milioni di donne subiscono violenze di ogni tipo. In Paesi come l’ Afghanistan, i Paesi arabi e il Terzo Mondo, sono permesse pratiche come le mutilazioni genitali e la lapidazione, mentre nei Paesi occidentali ci sono ancora donne che vengono uccise, come in Italia.

Nel 2012, 120 donne sono state vittime di femminicidio e nei primi sei mesi del 2013 si contano 65 casi. A queste donne si devono aggiungere quelle che, pur non avendo perso la vita, sono state maltrattate, picchiate e violentate, sono state soggette a mobbing, a stalking ed a quelle varie forme di sopruso perpetrate sui luoghi di lavoro e all’interno delle mura domestiche. Secondo l'Istat, negli ultimi anni il tasso di omicidi che avvengono in ambito familiare e sentimentale è gradualmente aumentato.

La CISL vuole partire dai territori per continuare la Campagna contro ogni forma di violenza, iniziata dal 2009. Infatti ha elaborato una specifica "Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori" che punta a sensibilizzare, prevenire e contrastare, con azioni mirate, i mille volti della violenza; il documento verrà distribuito in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

La CISL farà sentire la sua voce con varie manifestazioni ed iniziative nelle principali città dell’Abruzzo e del Molise, perché dai territori è possibile creare una cultura di rispetto e di pari opportunità tra uomini e donne su cui si misura il livello di civiltà e di democrazia di un Paese.

Scopo della campagna è quindi l’eliminazione di tutte le forme di violenza attraverso:

- il riconoscimento della violenza di genere come violazione dei diritti umani a livello internazionale, regionale e locale;
il rafforzamento delle attività contro questo tipo di violenza;

- la creazione di spazi di discussione per l’adozione di strategie condivise ed efficaci in materia;

- dimostrazioni di solidarietà con le vittime di queste violenze in tutto il mondo; il ricorso ai governi nazionali affinché adottino provvedimenti concreti contro ogni tipo di violenza.''

Pandolfi: ''Occorre piano straordinario per Abruzzo''

"Per il territorio abruzzese e in particolare per l'Aquilano alle prese con il post-sisma occorre un Piano straordinario di intervento sociale che esuli dai normali strumenti di programmazione e stabilisca interventi e risorse".

A chiederlo e' il presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio provinciale dell'Aquila, Lucia Pandolfi, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. Pandolfi descrive un quadro di maltrattamenti, sfruttamento, violenze e disagi che coinvolge tutto l'Abruzzo.

"Molte donne subiscono un vero e proprio commercio, si pensi alle nigeriane, che nel 98% dei casi sono vittime di sfruttamento. Altre donne - dice - sono ai confini della poverta' e conducono un'esistenza di solitudine.

Ci sono le tossicodipendenti, o le madri, magari giovani, che cercano di mantenere se stesse e i propri dopo essere state ingannate da compagni e mariti".

"Per questo motivo - sottolinea - le risposte da dare non possono che essere articolate e devono, necessariamente, prevedere un lavoro di rete e di interazione tra enti, associazioni, organizzazioni di diversa natura e dimensione, del servizio pubblico e del privato sociale, dell'ambito laico e cattolico".

Di qui la proposta del Piano straordinario. "Le problematiche e le possibili linee di intervento in merito alla prostituzione e alla tratta di esseri umani devono essere affrontate con decisione sull'intero territorio regionale", insiste Pandolfi.

La Regione Abruzzo e' tra i 116 firmatari del documento 'Prostituzione e tratta, diritti e cittadinanza - Le proposte di chi opera sul campo': "Serve la buona volonta' e la capacita' di tutti ed e' necessario che gli enti pubblici 'escano' dalle loro sedi e guardino la realta', ricerchino i bisogni delle persone senza aspettarli, ascoltino chi sulla strada opera e vive", conclude Pandolfi.

DIBATTITO A PENNE

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne si terrà
presso la Biblioteca dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Penne- Via Martiri Pennesi, 23 un incontro con letture e proiezioni di video sul tema. A seguire un dibattito in un clima di convivialità.

Brochure

Locandina incontro

Programma completo della giornata e invito

INTRODUCONO: Lucia Saputelli (Agenzia per la Promozione Culturale di Penne); Silvia Di Salvatore (Presidente Associazione “Donne Vestine”), Francesca Magliulo (responsabile UDI di Pescara)

- LETTURE A CURA DI: Danila Russo (autrice); Roberta D’Intinosante (critica d’arte); Cinzia Maria Rossi (autrice); Luana Capretti; Maria Luisa Balzano; Teresa Pezzi; Viviana Bazzani; Valeria Rosati

PROIEZIONI VIDEO: “Solo una storia” (realizzato dagli alunni dell’Istituto comprensivo “Mario Giardini” di Penne e vincitore del primo premio della sezione video nel concorso “Immagini amiche/nemiche delle donne”, anno 2013) e “I panni sporchi non si lavano in casa” (vincitore del primo premio per la sezione film del Festival nazionale “Settimo senso” di Pescara, anno 2013).

 


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