Omicidio Teresa Bottega, ecco come gira libero un assassino grazie alla prescrizione
Il video è tratto dall'ultima puntata di "Chi l'ha visto?" è un uomo che cammina libero per le strade di una città. Si potrebbe pensare un cittadino libero.
Purtroppo è lo strano caso della legge italiana, che spesso colpisce le vittime due volte.
Si chiama "prescrizione" quella sorta di via di fuga per moltissimi reati. La prescrizione che in un paese come la Gran Bretagna semplicemente non esiste, in Italia si inizia a contare dall'atto del misfatto, delitto, reato e arriva in pochissimi anni. Basta dunque, per molti, trovare un bravo avvocato che lavori su continui rinvi e il gioco è fatto.
Capita anche che un omicida, che sia reo confesso dopo 23 anni dal suo delitto atroce, rimanga di fatto impunito.
E' il caso di Giulio Cesare Morrone, che nel 1990 avrebbe ucciso la moglie, Teresa Bottega, nel pescarese, al culmine di una delle tante liti che segnavano il loro rapporto.
L'uomo oggi gira indisturbato, come dimostra il video di "Chi l'ha visto?" dove Morrone addirittura fa "gli auguri", lo stesso uomo che in sede di processo, alla notizia della prescrizione del reato, ha detto "sia lodato Gesu' Cristo".
Lo stesso che ha fatto credere al figlio, Antonio Morrone, morto qualche anno in tragico incidente sulla vetta del Corno Grande, che sua madre lo avesse abbanondato.
Il corpo di questa madre non e' stato mai trovato.
Il difensore di Morrone, l'avvocato Mirco D'Alicandro, ha detto che il giudice ha ritenuto che il reato e' prescritto "perche' non ha rinvenuto l'aggravante dei futili motivi cosi' come era stata contestata dal pubblico ministero. Questo ha comportato la valutazione dei fatti in maniera differente e quindi la prescrizione del reato. Se fosse stata riconosciuta l'aggravante dei futili motivi, un'aggravante ad effetto speciale, il reato sarebbe divenuto imprescrittibile".
In questo caso prescrizione = Tersa Bottega non è mai stato uccisa, e Giulio Cesare Morrone mai è stato un omicida e gira in città libero di fare gli auguri.
