Pescara calcio, Sebastiani sempre più teso in sala stampa

30 Agosto 2013   07:50  

La storia del calcio è piena di personaggi che sono rimasti nella memoria degli sportivi. Tra questi, come non ricordare i compianti Romeo Anconetani, Presidente del Pisa degli anni d’oro, oppure Costantino Rozzi, il costruttore di stadi come Il Santa Colomba di Benevento, il Partenio di Avellino e lo stesso Del Duca di Ascoli Piceno, Indimenticato Patron dell’Ascoli sotto la cui “egidia” la squadra marchigiana conobbe momenti indimenticabili.

Questi due grandi dirigenti erano anche famosi per i loro atteggiamenti delle volte al di sopra delle righe. La stessa gloria di questi Presidenti, certo non si può ancora dire l’abbia raggiunta il Presidente del Pescara Sebastiani.

Se è vero che è riuscito a riportare dopo 20 anni la squadra abruzzese in serie A, grazie anche all’esplosione di quelli che fino ad allora erano due Carneadi (Immobile ed Insigne), ed alla stagione di grazia di Zeman, il quale saltuariamente riesce ad imbroccare la stagione giusta, è vero pure, che il suo Pescara ha disputato un campionato di serie A che definire disastroso è complimentoso.

Nei maggiori massimi campionati europei, solo in Bundesliga il Greuther Furth ha racimolato meno punti dei biancazzurri.

Il presidente questo giovedì si è reso protagonista di una conferenza stampa dove non ha praticamente detto nulla.
Che il tutto sia dovuto alla protesta insorta in Città in cui, anche sui social network, tutta la tifoseria si è mossa compatta contro le presunte cessioni di Bjarnason e Capuano? Ai posteri l’ardua sentenza…

Sebastiani, comincia subito con tono decisi: “Qui a Pescara siete bravi a rompere le cose quando vanno bene. Sono stufo di sentire str….”. Un esordio non proprio oxfordiano.

Il “casus belli”, sarebbe la presunta trattativa intavolata tra Sassuolo e Pescara per la cessione di Bjarnason. “Abbiamo incontrato il Presidente del Sassuolo solo per mantenere i buoni rapporti. Nessuna trattativa. Bjarnason e Capuano restano a Pescara. A meno che non ci siano particolari offerte gradite a noi ed ai calciatori in questione. Noi non vogliamo smantellare la squadra”.

Gli fa eco Giorgio Repetto: “Siamo andati a Pesaro io ed il presidente, ma non per trattare”. Qualche collega gli fa notare che secondo fonti attendibili, la trattativa ci sarebbe stata. A quel punto Sebastiani si inalbera: “Caz… La prossima volta andateci voi, che di calcio ne capite molto”. Non lesina parole il presidente del Pescara: “Bjarnason e Capuano sono calciatori fortemente voluti da noi. L’anno scorso li avete valutati male. Siete delle banderuole al vento”.

Poi ribadisce il suo concetto, secondo il quale sia Bjarnason che Capuano non si muoveranno da Pescara. “Non è nostra intenzione cederli, ma se dovesse arrivare un’offerta che non si può rifiutare, abbiamo pronte delle valide alternative, magari anche migliori”.

Ad un giornalista che gli parla di un possibile interessamento da parte della Sampdoria, risponde piccato: “Se chiamano ti ci faccio parlare a te”. Ad un altro che gli consiglia di stabilire una cifra per l’eventuale cessione di Bjarnason, tuona: “So io cosa devo fare, non devi certo venirmelo a dire tu”.

In una conferenza stampa dove Sebastiani sembra essere sempre più il padre padrone del Pescara e della situazione in generale, notiamo che nervosamente si mangia le unghie.

Sarà perché proprio in serata sarebbe arrivata un’offerta della Sampdoria, formalizzata anche dall’agente dell’islandese (i doriani offrono 1 milione di euro più contropartita tecnica) a rendere nervoso Sebastiani il quale ora dovrà decidere se cedere o meno alle lusinghe blucerchiate?

Dimostrando che la sua iattanza, unita ad uno stile poco invidiabile, avevano, forse, una precisa motivazione?

di Mariano Barisani


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore