Rifiuti, l'Abruzzo di Di Dalmazio e Chiodi sceglie gli inceneritori

Inchiesta di Rifondazione svela inquietanti retroscena

20 Dicembre 2011   13:22  

"Assistiamo a sterili, fuorvianti e superficiali dibattiti su inceneritori e localizzazioni, senza pensare minimamente che le tecniche di valorizzazione energetica, per esempio, sono così ampie da rispondere in modo esaustivo alle esigenze e ai bisogni di ogni specifico territorio. Ciò che importa è informarsi" aveva detto l'assessore regionale Mauro Di Dalmazio, replicando alle accuse del centrosinistra.

"La Giunta regionale - dice Rifondazione comunista - è abituata a offendere l’opposizione e in generale chiunque la critichi. Non fa eccezione l’assessore Di Dalmazio che ha bollato le nostre critiche alla politica pro-inceneritori del centrodestra  con dichiarazioni un pò troppo boriose per una compagine che sui rifiuti è finita sotto inchiesta.
Di Dalmazio è sfortunato perché noi rifondaroli siamo gente che studia e si informa.

Abbiamo quindi fatto qualche approfondimento sull’Interreg 'Waste to Energy' con il quale l’assessore Di Dalmazio sta facendo un tour promozionale nelle 4 province abruzzesi. Vengono fuori - secondo Rifondazione - interessanti particolari".

GUARDA LA SCHEDA DELL’INTERREG4 DA UN MILIONE DI EURO

IL REPORTAGE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

WASTE TO ENERGY tradotto significa ENERGIA DA RIFIUTI. La società METRON srl di Mosciano S.Angelo (TE) segue il Progetto W2E – Waste to Energy INTERREG IVC per la Regione Abruzzo.

Ecco cosa scrivono nel loro sito: “Il 31 gennaio 2010 è stato approvato il progetto “W2E – Waste to Energy” nell’ambito del programma europeo INTERREG IVC. Il progetto ha durata 30 mesi. L’obiettivo generale è quello di scambiarsi conoscenze e buone pratiche sulle tecniche in materia di trasformazione dei rifiuti in energia, e sviluppare piani di azione regionali al fine di migliorare il recupero dei livelli di energia nelle regioni partner del progetto. Per raggiungere tale obiettivo, il progetto è diviso in 3 fasi: sviluppo di strategie regionali per conferire i rifiuti non in discariche, ma in centri appositi per la trasformazione in energia; condivisione su modalità con cui si può incrementare la produzione di energia sostenibile dalla risorsa “rifiuto” e contribuzione allo sviluppo di economie a bassa emissione di CO2 nei Paesi partner del progetto. il progetto coinvolge 8 partner di 6 differenti Paesi europei: Svezia, Regno Unito, Abruzzo, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Romania”. 

In sintesi l’Abruzzo ha scelto di far parte di un Interreg volto a promuovere gli inceneritori piuttosto che il riuso e il riciclo. Vediamo ora quali sono i partner da cui dovremmo imparare…

La contea inglese di Cumbria è partner della Regione Abruzzo nell’Interreg che si chiama Waste to Energy: http://www.waste-2-energy.eu/partners/partners.asp

Questa provincia porta il 54% di rifiuti in discarica e solo il 46% è avviato al riciclo, compostaggio e riuso. Tra i 358 distretti e provincie inglesi si colloca al 98° posto.

Ecco il link con i dati aggiornati a novembre 2011 sulla raccolta rifiuti in INGHILTERRA: http://www.guardian.co.uk/news/datablog/2011/nov/04/recycling-rates-england-data

Quindi sono sotto gli obiettivi comunitari di molto e anche al di sotto di molti comuni abruzzesi.

Pur essendo una delle regioni più belle della Gran Bretagna dal punto di vista naturalistico la Cumbria non è certo una capofila della riconversione ecologica dell’economia visto che ospita anche una centrale nucleare tristemente (3 incidenti nucleari con conseguente cambio nome del sito, tra i dieci luoghi più radioattivi della Terra, avete mai sentito parlare di Sellafield?).

Ora questi vengono a fare i professori in Abruzzo. Perché?

La provincia di Cumbria ha affidato per 700 milioni di sterline l'appalto per la gestione dei rifiuti per 25 anni ad una società che si chiama SHANKS. Questa società ha una partnership tecnologica con la società italiana ECODECO per la costruzione di impianti MTB in Inghilterra e, in particolare, proprio uno in Cumbria: "Inoltre Ecodeco sta costruendo due impianti, della capacità massima di 75.000 t/anno ciascuno, a Rockliffe-Carlisle e Barrow in Furness nella regione di Cumbria". http://www.ecodeco.it/home/cms/ecodeco/chi_siamo/eventi/nuovo_impianto.html

ECODECO è una società del gruppo A2A, che possiede il 100% delle azioni.

A2A  gestisce l’inceneritore di Brescia e quello di Acerra.

ECODECO l’abbiamo già sentita nominare nell’inchiesta RE MIDA.

Antonio Vercesi è funzionario della ECODECO e autore degli appunti sullo schema politico/affaristico che avrebbe portato alla realizzazione degli inceneritori.

ECODECO è la società che voleva vendere a Di Zio (e Venturoni) la tecnologia per l'inceneritore da fare a Teramo.

Nelle intercettazioni dell’inchiesta Re Mida due funzionari della Ecodeco srl commentano tra loro: «Stiamo facendo un affare dieci volte più grosso... L'unico posto in Italia dove puoi fare un inceneritore nei prossimi cinquant'anni è in Abruzzo... ».

A2A oggi detiene il 100% del capitale di Abruzzoenergia S.p.A. In data 27 luglio 2011 A2A S.p.A. ha acquistato il residuo 5,05% delle quote di minoranza. Tra i soci di minoranza c'era Ambiente Spa. Inoltre dal sito di DECO si legge "DECO S.p.A. rappresenta il partner di importanti società quali Abruzzo Energia. S.p.A.": http://www.decogroup.it/pdf/brochure_istituzionale_Deco.pdf

ABRUZZO ENERGIA avrebbe dovuto secondo la ricostruzione della Procura di Pescara gestire un termovalorizzatore in Abruzzo.

La A2A (attraverso AbruzzoEnergia) ha in corso il contestatissimo progetto di elettrodotto Villanova-Gissi e inoltre è coinvolta nel business della produzione di energia in montenegro, che ha attirato l'attenzione di diverse inchieste giornalistiche, la cui energia verrà esportata verso l'Abruzzo con il cavo Tivat-Montenegro che sbarcherà a Pescara e che sarà realizzato da Terna.

E’ tutto casuale?

E’ lecito chiedersi come mai si chiami a pontificare una contea inglese che non arriva neanche agli obiettivi previsti dalle direttive comunitarie?

DIMMI CON CHI VAI E TI DIRO’ CHI SEI


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