2.176 alloggi ''popolari'' immediatamente agibili

Rapagnà, cosa aspettano ad assegnarli?

11 Luglio 2009   12:43  
PIO RAPAGNA': “Nemmeno il G8 è riuscito a squarciare il silenzio di tomba calato sulle famiglie assegnatarie delle Case Popolari e sul destino degli Inquilini “terremotati” che non sono proprietari di nulla, né della prima e né della seconda casa”.

Tante famiglie aquilane, Inquilini e Assegnatari delle Case Popolari ATER del patrimonio abitativo pubblico della Regione e dei Comuni, anche durante le visite “guidate” dei grandi e delle grandi della terra presenti a L'Aquila per il G8, sono state completamente ignorate dalle cronache e dalle dichiarazioni dei politici nazionali e locali.
Stranamente nemmeno con il G8 è stato possibile aprire una “finestra” sul mondo delle Case Popolari e sulle difficoltà che anche questi 12.000 Cittadini si trovano da tre mesi ad affrontare.
IL PATRIMONIO ABITATIVO PUBBLICO, così tanto duramente colpito, è, sul piano della coesione sociale e della riaggregazione familiare, “molto prezioso”, ed è, per la rilevanza pubblica e per la qualità dell'intervento da realizzare, un sicuro e solido punto “strategico trainante” per la stessa ricostruzione e la ripresa della vita e delle attività nella Città dell'Aquila e degli altri Paesi del cratere. Esso è composto da: * 6.874 alloggi ATER distribuiti nella maggior parte dei Comuni della Provincia dei quali circa 4.000 nel Comune dell'Aquila e del cratere; * 1.259 “Case Parcheggio” di proprietà dei Comuni; * 5.784 appartamenti realizzati da Cooperative e Consorzi attraverso i fondi pubblici ed ex-GESCAL delle Edilizia convenzionata, agevolata, contrattata, e acquistati con parte dei contributi prima casa; * 876 abitazioni degli Enti vari a partecipazione pubblica.
I 4.000 alloggi “popolari”, gestiti dall'ATER, ubicati nel Comune dell'Aquila e in Comuni vicini, hanno avuto la seguente “prima e sommaria” classificazione: * il 54,4 % con esito A - 2.176 alloggi sono stati dichiarati agibili; * il 15,6% con esito B – 624 alloggi dichiarati temporaneamente inagibili, ma resi agibili con provvedimento di pronto interevento; * il 3,9% con esito C – 156 alloggi dichiarati parzialmente inagibili; * l'1,3% con esito D – 52 alloggi dichiarati temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimento; * 21,3% con esito E – 852 alloggi dichiarati totalmente inagibili; * 3,5% con esito F – 140 alloggi dichiarati inagibili per rischio esterno.
Questa è l'amara realtà del terremoto, che ha colpito, distrutto e danneggiato, insieme agli altri, “anche” gli alloggi pubblici dei quartieri periferici e più popolati della Città dell'Aquila. Ricostruire, recuperare, rendere agibile, abitabile e mettere in sicurezza antisismica: è questo questo il compito che spetta, per quanto di competenza e responsabilità, al Governo, alla Regione, ai Comuni interessati e all'ATER della Provincia dell'Aquila. La loro risposta “concreta” non potrà tardare ancora ad arrivare, e noi la aspettiamo, fiduciosi, in occasione del Convegno sulla ricostruzione che si terrà giovedì 23 luglio prossimo a L'Aquila, presso l'Auditorium della CARISPAQ di Palazzo “Strinella 88”, con inizio alle ore 15.00.

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