Questa mattina in Provincia è stata firmata la convenzione tra Provincia, Regione e Anas avente per oggetto il cosiddetto svincolo di Bazzano. E’ la fase preliminare all’affidamento dei lavori, per i quali il bando è già stato pubblicato a dicembre 2007. Tempi previsti: fine 2008/inizio 2009, inizio lavori; primavera 2011 consegna dell’opera. “Per la prima volta un’opera pubblica di queste dimensioni – ha commentato soddisfatta la Presidente Stefania Pezzopane – diventa concreta in così breve tempo. Anche l’iter burocratico è stato insolitamente snello, grazie anche all’incontro di fattori fortunati, come l’aver incrociato Antonio Di Pietro al Ministero dei Trasporti. L’allora Ministro, senza esitazione sposò il nostro progetto ritenendolo valido ed importante. La stessa valutazione positiva la dette l’ANAS, persuasa dal coraggio della Provincia dell’Aquila che per i lavori mise sul piatto ben 10 milioni di euro. Una cifra considerevole per un ente locale, soprattutto in tempi di tagli come questi. Il Ministero premiò il progetto con altrettanti 10 milioni. Un capitale di 21 milioni che oggi ci permette di realizzare un’opera storica per la viabilità dell’Aquila”. L’Assessore alla Viabilità Pio Alleva che ha seguito passo per passo l’iter, ha illustrato ai giornalisti con l’ausilio di una piantina, come si articolerà la nuova viabilità. Attraverso una serie di rotatorie e sottopassi, l’attuale superstrada sarà collegata alla Mausonia. L’attuale carreggiata della SS17 sarà potenziata per meglio accogliere il traffico da e verso Pescara-Sulmona. “ E’ un’opera su cui abbiamo dovuto credere noi per primi. Solo così abbiamo avuto la necessaria credibilità per ottenere il finanziamento ministeriale. Impiegheremo 2 anni per la realizzazione. Le comunità locali sono state ampiamente consultate. Tutti vogliono arrivare presto alla conclusione di un’opera utile allo snellimento del traffico e alla sicurezza, nonché a dotare il capoluogo di un ingresso in città all’altezza del proprio ruolo”.La Presidente e l’Assessore hanno lodato la particolare sinergia che si è sviluppata con Ministero, ANAS e Regione. Un caso di efficienza che andrebbe preso a modello. La dimostrazione che 30 anni non sono il tempo di un’opera pubblica, anche se ormai i cittadini lo subiscono come normale amministrazione.