Il giornalista e blogger Enzo Di Frenna ha lanciato un'iniziativa a difesa della libertà della rete contro il famigerato emendamento del senatore D’Alia di cui abbiamo riferito qualche giorno fa. E' semplicemente una lettera aperta indirizzata al senatore D’Alia, che può essere inviata dopo un copia e incolla all’email dalia_g@posta.senato.it
ECCO IL TESTO DELLA LETTERA
Egregio senatore D'Alia,
non mi ricordo di lei, neppure quando ero cronista di giudiziaria a La Voce di Montanelli. Di cosa si occupava? Di comunicazione? Di Informazione? Oggi vengo a conoscenza della sua esistenza perchè ha proposto un emendamento, già approvato in Senato, ad un disegno di legge del ministro Brunetta che permette al ministro degli Interni, Roberto Maroni, di oscurare Internet in Italia: blog, You Tube e Facebook. Lei propone in sostanza l'introduzione "dell'articolo 50 bis al pacchetto sicurezza" per costringere i provider a oscurare i siti che commettono istigazione a delinquere o apologia di reato. E leggo anche che, secondo lei, vanno oscurati i blog che contengano commenti riconducibili a tale reato.
Vedo che lei è un avvocato. E' uno esperto, addirittura un "cassazionista". Dunque sa molto bene che l'apologia di reato è già considerato un reato (ad esempio la difesa del fascismo) e allora non c'è bisogno di oscurare nulla. Ci penserà la magistratura: dopo aver ricevuto la "notizia di reato" (in seguito a una querela, ad esempio), procede ad accertare i fatti, e se il reato sussiste prosegue l'azione penale. Ma vorrei soprattutto farle presente un'altra cosa che sicuramente lei sa bene: anche il reato di "istigazione a delinquere" è già previsto dal Codice penale, articolo 414 e 415. Eh, sì: ci hanno già pensato, senatore D'Alia! Se qualcuno istiga qualcuno a commettere un reato, in qualunque forma, ci pensano i magistrati. Dopo aver accertato il reato (attenzione: solo dopo!) possono ordinare l'arresto e il sequestro di materiale informativo, dunque compreso un blog. A cosa serve allora il suo emendamento?
Lei è siciliano e milita nell'Udc. In Sicilia il capo dell'Udc è Totò Cuffaro, oggi senatore come lei nonostante sia stato condannato a 5 anni di reclusione per favoreggiamento semplice verso Cosa Nostra, associazione a delinquere che nel mondo conoscono meglio col nome di Mafia. Tralascio il fatto che lei, se proprio ci tiene a non far commettere reati a qualcuno, dovrebbe consigliare al suo collega di partito quantomeno di dimettersi dalla carica di senatore, ma mi soffermo sull'intervista audio rilasciata ad Alessandro Gilioli: dice che lei oscurerebbe Facebook perchè non ha chiuso i gruppi che inneggiavano a Totò Riina, ma non leggo sue dichiarazioni sulla stampa che stigmatizzano il reato commesso dal suo collega Cuffaro.
Il suo emendamento, in sostanza, punta a oscurare preventivamente - cioè prima di qualunque sentenza della magistratura - quei blog che contengano una "istigazione a delinquere". Ora basterebbe che un normale intruso, magari pagato da qualcuno, entri in un blog famoso, che abbia oltre 1.000 visite al giorno (ad esempio voglioscendere.it, beppegrillo.it, danielemartinelli.it, pieroricca.it, byoblu.com... la lista è lunga...) e lasci tra i commenti un testo che istiga a delinquere o difende il fascismo. Se lei conosce poco poco Internet, sa bene che un blogger non può leggersi ogni giorno migliaia di commenti e dunque, se qualcuno si sente offeso, può chiederne la cancellazione. Lo può fare anche un magistrato, ma dopo aver accertato il reato. Invece a cosa serve - ripeto - il suo emendamento? In pratica apre la porta ai massoni, faccendieri, servizi deviati, strutture segrete e robe simili che in Italia abbondano, e permette di inserire anonimamente commenti "trappola" al fine di consentire al Ministero degli Interni di oscurare un blog. Stessa sorte per You Tube e per Facebook?
E cosa pensare quando lei afferma che "questa è una prima norma che va nella direzione di regolamentare Internet..."? All'estero, senatore D'Alia, i giornali hanno già sorriso per una tale proposta normativa. Quì invece siamo preoccupati. La dittatura di cui si parla da mesi forse è ogni giorno sempre più reale. Mi faccia una cortesia: continui a fare l'avvocato, attività di cui sicuramente è esperto. Il senatore, invece, lo farà ancora per pochi anni, poi si vedrà se gli elettori la riconfermano. Per il resto, lasci Internet in mano agli esperti, eh?
Cordiali saluti.
Enzo Di Frenna
giornalista professionista
Segnaliamo poi sul popolarissimo blog dell'amico Claudio Messora, un'intevista che fa luce su cosa può comportare il 50 bis
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