Anche il sindaco di Bologna sarà scelto dal ballottaggio del 19 giugno. E' chiara la tendenza delineata dalle prime proiezioni: Virginio Merola, sindaco uscente, candidato per il secondo mandato dal Pd, è molto al di sotto dell'obiettivo che si era posto di centrare, ovvero la vittoria al primo turno. Dovrà passare dal ballottaggio, anche se ci sarà da attendere lo scrutinio per capire chi sarà il suo sfidante. Le proiezioni danno in leggero vantaggio la candidata leghista, sostenuta anche da Forza Italia e Fdi, Lucia Borgonzoni, ma Massimo Bugani del Movimento 5 Stelle è troppo vicino per poter determinare, senza attendere i voti reali, la seconda e la terza posizione. Entrambi sono fra il 18 e il 20%.
Molto deludente è il dato di Virginio Merola, accreditato dai primi dati, fra il 37 e il 39%, un dato di gran lunga al di sotto delle aspettative. Un risultato che, verosimilmente (anche se non ci sono dati che riguardano le liste) farà registrare per il Partito democratico uno dei minimi storici in una delle sue indiscutibili roccheforti. A pesare sul risultato, sempre secondo le proiezioni, è stato l'ottimo risultato dei due outsider. Manes Bernardini, ex leghista sostenuto da Udc e Ncd, è indicato fra il 7 e il 10%: ha drenato i voti dell'elettorato moderato di centrodestra che non ha gradito la candidatura della Borgonzoni, fedelissima di Salvini. Ma un risultato molto alto, sempre fra il 7 e il 10%, lo avrebbe centrato anche Federico Martelloni, candidato della Coalizione civica, una rassemblement nato alla sinistra del Pd, sostenuto da Sinistra Italiana, Possibile, e altre sigle, compresi alcuni centri sociali. Nonostante siano in netto vantaggio e favoriti per il ballottaggio, Merola e il Pd sarebbero i grandi sconfitti di questa tornata elettorale. E questo benché si pensasse che l'affluenza non altissima (appena il 59,72%, dato anomalo per una città sempre in testa alle classifiche della partecipazione) potesse favorire il Pd che ha un elettorato più radicato.
Nel centrosinistra bolognese musi lunghi e bocche cucite, in attesa di leggere i risultati veri. Ma anche in previsione di una fase che, indipendentemente dal risultato del 19, aprirà polemiche e rese dei conti. Molto diverso sarebbe, tuttavia, lo scenario che Merola avrebbe davanti, in base all'avversario che si troverà ad affrontare. Se dovesse vedersela con Lucia Borgonzoni potrebbe recuperare, di fronte all'eventualità di un sindaco leghista a Bologna, una parte consistente dell'elettorato di sinistra che al primo turno gli ha voltato le spalle e una parte di quello moderato. Affrontando un candidato come la Borgonzoni che, rispetto alle aspettative della vigilia, non ha comunque ottenuto un risultato brillante. Se al ballottaggio arrivasse invece Massimo Bugani, nonostante il comunque ragguardevole vantaggio di venti punti percentuali, per Merola e il Pd la partita sarebbe decisamente più complicata.