A Castelvecchio Subequo nasce l'Archivio per le Tradizioni Popolari della Valle Subequana

04 Agosto 2011   09:56  

Promosso dall'Associazione "Palco e Scena", nasce a Castelvecchio l'Archivio per le Tradizioni Popolari della Valle Subequana quale struttura finalizzata alla conoscenza, alla valorizzazione e divulgazione della cultura locale di ambito demologico.

Attraverso un'articolata attività di ricerca, di raccolta sul campo dei materiali d'interesse etnografico e specifiche proposte si avvieranno iniziative aventi lo scopo di mettere in "rete" relazionando e condividendo il comprensorio subequano mediante un efficace strumento di promozione dell'identità distintiva di questa area montana ancora pienamente da scoprire sia in chiave culturale che turistica.

L'istituzione dell'Archivio trova motivo di progettazione nel considerare quanto sia cospicuo il patrimonio di beni materiali ed immateriali d'interesse etnoantropologico presente nella Valle Subequana, intesa nella sua massima estensione territoriale che comprende anche la Bassa e Media Valle dell'Aterno.

Nel corso degli ultimi decenni sono state condotte a termine diverse iniziative di studio approdate ad una pubblicistica di ampia diffusione ed elevato spessore culturale.

Tuttavia, vi è molto lavoro da svolgere, sempre nel rigore di metodologie scientifiche e, pertanto, risultava pertinente la creazione di una struttura tecnica il cui luogo dell'analisi critica è in tal senso costituito e rappresentato da una sorta di "Laboratorio" e quello della comunicazione da un "Museo On Line" in cui contenere, ordinare e rendere fruibili i documenti raccolti avvalendosi della tecnologia multimediale e telematica.

Anche grazie all'attivazione di rapporti collaborativi con varie facoltà universitarie di settore e con altri importanti istituti di ricerca, si darà luogo a studi volti ad "archiviare" e "restituire" le valenze e le significazioni, le azioni sociali e le vicende umane della Gens Subequana; storie di vita definite, a torto, minori nel difficile compito, ed è questa la sfida, l'ambizione e la finalità del progetto, della registrazione e lettura sistematica del divenire storico anche nel frangente del suo svolgimento temporale contemporaneo.

A ricoprire l'incarico di Direttore, è stato designato l'Ins. Massimo Santilli, affermato studioso di storia patria e ricercatore etnografico che da subito ha voluto offrire in dotazione dell'Archivio la sua consistente produzione editoriale realizzata con studi, indagini sul campo, ricognizioni bibliografiche ed archivistiche nel corso di circa un ventennio e costituita da libri, quaderni, mostre documentarie, carteggi e repertori, da migliaia di immagini di reportage etnofotografico e riprese filmate di antropologia visuale.

Il patrimonio documentale dell'Archivio è inoltre costituito dai lavori di altri autori che si sono occupati del territorio "subequo" relativamente ad argomenti d'interesse demologico.

Diverse pubblicazioni del Santilli sono state prodotte in collaborazione con la Regione Abruzzo (Agenzie Promozione Culturale di L'Aquila, Sulmona e Rocca di mezzo), l'Università degli Studi di L'Aquila, la Comunità Montana Sirentina, l'Ente Parco Regionale Sirente Velino, con vari comuni del comprensorio e con il prestigioso Patrocinio delle Sovrintendenze regionali di riferimento e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell'Ambiente e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Muovendo dalla scoperta o riscoperta del ricco giacimento di tradizioni popolari e dall'individuazione ex novo delle vocazioni socio-economiche e culturali fondanti i processi di sviluppo dell'area "superequana", l'azione dell'Archivio vuole così produrre utilità anche rispetto a varie progettazioni in essere affinché tali intenti programmatici si deprivino di retoricismi, di autoreferenzialità e si riempiano invece di maggiori e migliori contenuti rendendo un più effettivo e coerente servizio al territorio e alla sua gente.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore