A Onna prende forma il campo e si continua a scavare

Terremoto

07 Aprile 2009   14:55  

E' un campo da manuale quello che oggi sta prendendo forma a Onna, la frazione dell'Aquila più colpita, con le sue quasi 40 vittime, dal sisma che ha messo in ginocchio il capoluogo abruzzese. Così lo descrive il dottor Carlo Serini, responsabile del presidio medico avanzato (pma) allestito dalla Misericordia di Milano nell'area verde accanto al centro abitato, ormai ridotto a un cumulo di macerie. Sono arrivati ieri sera i sei volontari che gestiranno il presidio in una tenda di 48 metri quadri in grado di ospitare fino a 10 pazienti. Montata in pochi minuti, la struttura è dotata di gruppo elettrogeno e di tutte le attrezzature necessarie a prestare cure mediche non solo agli abitanti rimasti in zona, ma anche, all'occorrenza, agli stessi soccorritori, ancora oggi impegnati nelle ricerche di almeno due dispersi. Dal lato opposto del presidio medico, nella vasta area verde che si stende sotto le montagne ancora innevate, hanno preso posto i mezzi dei soggetti incaricati delle operazioni di salvataggio - vigili del fuoco, forze dell'ordine). All'ingresso del campo c'é la zona dedicata agli alloggi: tende per circa 300 persone, dove già stanotte qualcuno si è potuto riparare dalla pioggia e dal freddo, una cucina da campo inviata dalla Protezione Civile dal Lazio. Un campo da manuale, se non fosse che anche oggi si fanno i conti con il dramma. Le case sventrate dal sisma possono crollare in ogni momento, ad ogni nuova scossa; come quella di questa mattina, l'ennesima di magnitudo superiore a 4.0 registrata tra le centinaia di minore intensità. La scossa dell'1.15, stanotte, ha ulteriormente danneggiato il tetto di uno stabile già in precarie condizioni, a poca distanza dall'edificio nel quale ora si sta scavando, con l'aiuto di unità cinofile, alla ricerca di persone rimaste sepolte nel crollo delle loro abitazioni.

 


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