A Pescara, il ponte di ferro dell´ex ferrovia è ora restaura

12 Ottobre 2007   19:51  
Pescara si riappropria finalmente del ‘suo’ storico ponte di ferro. E per una città che ha visto cadere sotto le bombe degli americani buona parte dei suoi edifici storici, recuperare un manufatto del 1863 non è poco. Non solo recuperato, ma anche brillantemente utilizzato. Il vecchio ponte di ferro della ferrovia, infatti, è stato trasformato in un ponte pedonale e ciclabile che aggiungerà un nuovo tassello all’anello di piste ciclabili di cui la città adriatica si sta dotando, andando a ricongiungersi alla pista ciclabile che corre lungo il parco fluviale. L’iniziativa è della Provincia di Pescara, alla quale nel 2004, in seguito a una precisa richiesta del presidente Giuseppe De Dominicis, Trenitalia (Direzione compartimentale Infrastrutture di Ancona) ha consegnato l’opera a tempo indeterminato e a titolo gratuito "per sviluppare ulteriormente la rete di piste ciclabili realizzata lungo il parco fluviale”. I lavori di restauro del ponte, effettuati dall’impresa “Lattanzi srl” di Roma, sono rientrati nel secondo lotto di lavori del parco fluviale, che oggi si ricongiunge al tratto di tre chilometri già aperto qualche anno fa, all’altezza dell’ospedale. Con la riapertura di quello che fino a ieri era solo un elemento monumentale rappresentativo ma inutilizzato nel centro della città, si potrà usufruire di un nuova porta d’ingresso al parco fluviale, la cui pista ciclabile corre proprio lungo l’area sottostante. Il finanziamento concesso dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, circa un milione e 250mila euro, finalizzati al completamento del percorso ciclabile e pedonale, sono stati spesi per completare l’intero tratto ciclabile e hanno compreso il restauro del ponte. Le 220 tonnellate di travi d’acciaio, annerite dall’età e dalla ruggine dopo la dismissione avvenuta nel 1989, sono state sottoposte a un drastico maquillage a base di carta vetrata e vernice plastica grigio antracite resistente alle intemperie. Sulla pavimentazione in larice impregnato passeranno le bici che imboccheranno la pista ciclabile. "Gli amanti del pedale, ma anche chi vorrà fare quattro passi, potranno accedere al sentiero salendo o dalla rampa che verrà collocata a sud in via Orazio, all’imbocco del parcheggio lungo la golena sud, o a nord, dal lato del Rampigna, per proseguire lungo l’itinerario ciclo-pedonale", spiega De Dominicis, che oggi, unitamente all’assessore alla mobilità del Comune, Armando Mancini (i due in bici, nella foto), ha illustrato l’opera ai giornalisti. Anche di sera si potrà accedere alle storiche rampe: sulle due balaustre laterali, infatti, all’altezza di un metro da terra sono stati sistemati due tubi fluorescenti che illuminano la pista e nel contempo creano un effetto ottico rivolto a catturare l’attenzione di chi guarda il viadotto da lontano. Nel piano di recupero attuato con lo stesso finanziamento è stata realizzata anche un’area attrezzata sul tratto fluviale che corre lungo la riva sud del fiume, alle spalle dell’officina del gas, con verde, servizi igienici, punto ristoro, panchine, piccola arena per spettacoli, rastrelliere per bici. In questa zona si svolgerà domani, 13 ottobre, (dalle ore 15 in poi) la festa di inaugurazione del ponte e del nuovo tratto del parco fluviale, con l’animazione del clown Damiano.

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