A Pescara il sindaco esprime il cordoglio per la scomparsa della ''lady di ferro''

17 Ottobre 2011   17:25  

“Pescara ha perso oggi una grande donna, una ‘lady di ferro’, rigorosa, ligia al proprio dovere fino all’ultimo, una vita spesa nella solidarietà, nella politica, nella famiglia e nel sociale. Gabriella Bosco, scomparsa stamane all’età di 89 anni, non è stata solo l’unica donna-sindaco del capoluogo adriatico, ma è stata anche una persona di grande umanità, salita sullo scranno più alto del Consiglio comunale dopo la morte improvvisa del sindaco Casalini, nel 1985, e che ha saputo tenere le redini della città in anni difficilissimi, in cui la politica era fatta di correnti all’interno degli stessi partiti, come la Democrazia Cristiana, e in cui pure ha saputo dimostrare carisma e grande forza di equilibrio. Oggi l’intera città e l’amministrazione comunale hanno tributato il proprio omaggio a una grande cittadina pescarese che, nell’ultima parte della propria vita, si era fatta da parte con grande riservatezza, assistita con un amore straordinario dalla sorella Elisa. E domani il Comune sarà presente con il proprio Gonfalone e con tutti gli onori per l’ultimo saluto al sindaco Bosco, previsto alle 10.30 presso la chiesa di San Giuseppe, a due passi dalla casa di via del Circuito in cui è nata e ha sempre vissuto”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che stamane, con grande emozione, ha reso omaggio a Gabriella Bosco, che ha rivestito la carica di sindaco di Pescara dal 1985 al 1986, esprimendo il proprio cordoglio alla sorella Elisa, accanto alla signora Bosco sino all’ultimo.

“Ero ancora ragazzo quando Gabriella Bosco ricoprì la carica di sindaco, subito dopo la scomparsa di Casalini, ma sin dal primo istante sono rimasto colpito dall’autorevolezza e dalla serietà e grandezza d’animo di quel sindaco donna, ancora oggi l’unica ad aver rivestito tale carica a Pescara – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Gabriella Bosco è nata Pescara il 7 giugno 1922 da genitori abruzzesi e si è diplomata in Ragioneria, primogenita di cinque figli, con padre ferroviere, situazione familiare che l’ha spinta, ancora giovane, a mettere da parte l’aspirazione di intraprendere gli studi in medicina per entrare nel mondo del lavoro. Sin da ragazza ha sempre affiancato lo studio prima, il lavoro poi, con l’attività al servizio della chiesa, nell’Azione Cattolica, nell’aiutare i poveri, gli indifesi e i deboli. Appena stamane la sorella Elisa ci ha raccontato di quando rinunciò al posto in Banca d’Italia per lasciarlo a un giovane che ne aveva maggiore necessità, entrando, come impiegata Ragioniera-segretaria-economa, presso l’Istituto tecnico industriale ‘Di Marzio’ di Pescara, per poi passare alla Regione Abruzzo con incarico al Fondo Sociale Europeo, rigida, rigorosa e seria nei controlli che le erano affidati”. Gabriella Bosco è entrata in politica nel 1946, sulla scia dell’esempio di Filomena Delli Castelli, prima donna della Costituente, “e la stessa Bosco – ha ancora detto il sindaco Albore Mascia - ha intrapreso la propria attività all’interno della Democrazia Cristiana, convinta di potervi infondere lo spirito del Vangelo, ossia l’impegno cristiano nell’esclusivo servizio degli altri”. Delegata provinciale del Movimento Femminile della Democrazia Cristiana per molti anni, ha ricoperto anche la carica di Segretario amministrativo provinciale del partito; poi venne eletta consigliere comunale di Pescara, consigliere nell’amministrazione dell’Ospedale civile di Pescara e nel 1985, dopo la morte del sindaco in carica Casalini, la stessa Bosco è diventata sindaco sino al 1986, rivestendo contemporaneamente la carica di Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia. “E quelli – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia – erano anni difficili per fare politica, ancor più per una donna, eppure la stessa Bosco ha saputo sempre dimostrare grande capacità di sintesi e di equilibrio tra le correnti tipiche all’interno del partito”. Una volta in pensione, Gabriella Bosco ha lasciato anche l’attività politica dedicandosi a una sua grande passione, la fotografia, e alla Chiesa e al volontariato nell’Avuls e nel reparto per la cura delle leucemie nell’ospedale civile di Pescara, impegno poi lasciato in seguito al sopraggiungere delle malattie e degli anni. L’8 marzo 2007, in occasione dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità, la Commissione comunale Pari Opportunità, presieduto da Carla Tiboni, le ha conferito il ‘Premio Donna’ ‘quale simbolo dell’impegno femminile in politica’, premio che venne ritirato dalla sorella Elisa, dipendente Rai sino al 1995, che l’ha assistita negli ultimi anni. Il sindaco Bosco è spirata stamane in ospedale e “subito è cominciato il lento pellegrinaggio di Autorità cittadine, ma soprattutto di tanti cittadini che hanno apprezzato le sue doti di grande umanità e donna – ha ancora detto il sindaco Albore Mascia, tra i primi a renderle omaggio -. E domani Pescara sarà nella parrocchia di San Giuseppe per salutare un grande sindaco e una grande cittadina e il Comune stesso parteciperà con i massimi onori, ossia con il Gonfalone ufficiale e la Polizia municipale in grande uniforme”.

 


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