A Pescara la presentazione del libro "Monogah dal fatto al simbolo

14 Novembre 2007   15:36  
Con la presentazione del libro “Monongah: dal fatto al simbolo”, in programma domani 15 novembre (ore 17) al Museo “Vittoria Colonna” di Pescara, inizia il programma delle giornate commemorative italo-americane voluto del Cram – Regione Abruzzo per il Centenario della strage mineraria di Monongah (Stati Uniti ): il 6 dicembre 1907, nella “Marcinelle americana” morirono quasi mille minatori, fra cui tanti emigrati italiani e abruzzesi. Il libro - pubblicato dalla Edizioni Tracce di Pescara per l’Associazione culturale Tholos e scritto da Claudio Palma e Dina Cianci – sarà presentato anche a Boston (Usa), nell’ambito della tre giorni celebrativi del Cram in terra americana, organizzata dalla Federazione della Associazioni abruzzesi in Usa. Alla presentazione di domani, coordinata da Daniela D’Alimonte (presidente della Tholos), interverranno, insieme agli Autori del libro, i consiglieri regionali Donato Di Matteo (presidente del Cram), Camillo Cesarone e Giuseppe Tagliente (componenti il Cram) e Angelo Di Paolo, l’assessore comunale Massimo Luciani, Nicoletta Di Gregorio, presidente della Tracce, Enzo Fimiani, direttore della Biblioteca “D’Annunzio” di Pescara, e la giornalista Rai Arianna Di Giorgio. Questo testo su Monongah, Monongah - la più grande tragedia mineraria americana ma anche "tragedia italiana dimenticata" - è una ricostruzione storica semplice, ma fedele e il più possibile completa di quello che accadde in quel piccolo sperduto paese della West Virginia attraverso i documenti disponibili, la ricostruzione e i commenti contemporanei e successivi, inserendola nella vicenda dell’emigrazione italiana, e abruzzese in particolare, e nella dura vita che i nostri immigrati furono “costretti” a condurre in America, nella società e nel mondo del lavoro americano di fine 800 e inizio 900, trattate anch’esse sinteticamente e in modo incisivo e significativo. L’intenzione comune degli autori è di contribuire alla conoscenza e alla diffusione più ampia possibile di un episodio umano che, aldilà degli aspetti tragici di cui è portatore, ha assunto per loro un valore emblematico; e questo valore vogliono comunicare e farne partecipe anche il lettore, soprattutto abruzzese, in quanto è la sublimazione delle sofferenze e dei patimenti sofferti da umili emigranti abruzzesi, diventati vittime incolpevoli della miseria patita in patria, e di una società, come quella americana, che a quei tempi era protesa a diventare la più grande potenza economica del mondo, utilizzando in modo cinico e spregiudicato le forze-lavoro straniere e non solo esse. “Il Cram ha voluto riportare nella giusta considerazione storica ‘l´altra’ esplosione in miniera, la prima ma meno nota, in cui morirono ‘ufficialmente’ 171 emigrati italiani e fra questi molti abruzzesi – afferma Di Matteo - In realtà, è certo che sono morte molte persone in più dei 361 totali (si parla di 956) e fra questi anche bambini e ragazzi. Una tragedia, dunque, ben più grave di quella belga di Marcinelle, praticamente finita nell´oblio se non fosse stato per il tenace lavoro di ricerca di un anziano religioso americano, padre Everett Briggs, ben documentato anche in Italia solo recentemente, da una serie di iniziative che vede protagonista la Regione Abruzzo, con l´ex Crei ieri e oggi col nuovo Cram, che mi onoro di presiedere durante la legislatura in cui la Commemorazione giunge al Centenario”. Dopo Pescara, gli autori del libro e Di Matteo parteciperanno all’incontro su Monongah che il viceministro Franco Danieli (con delega agli Italiani nel mondo) organizzerà a Roma il prossimo 26 novembre. Il volume di Palma e Cianci sarà, quindi, presentato al Centro culturale della “Dante Alighieri” di Cambridge (Boston) il 6 dicembre (ore 18,45), nell’ambito della tre giorni americana (fino allܐ) - organizzata da Rosetta Romagnoli, presidente della Federazione degli abruzzesi in Usa e rappresentante del Comites – a cui parteciperà Liborio Stellino, console generale d’Italia. Il Cram sarà rappresentato dai componenti Lucio Ricci (presidente della Filef Abruzzo) e Antonio D’Orazio (Cgil Abruzzo). La celebrazione “abruzzese” su Monongah si aprirà il 6 alle 18,30, con i saluti di Anna Quadri, presidente della “Dante Alighieri”. Dopo il libro, sarà proiettato un documentario sull’emigrazione italiana, con riferimenti a Monongah, del professor Carlo Cipollone, direttore didattico presso il Consolato generale D’Italia a Boston. Alle 19,30 seguirà la conferenza del professor Spencer di Scala, storico e docente all’Università del Massachusetts, noto in Usa per le sue pubblicazioni su personaggi e figure importanti della storia d’Italia. La mattina del 7 novembre sarà aperta da una conferenza sull’energia e l’ambiente tenuta dal professor Achille Renzetti, dell’Enea Abruzzo, seguita da altri incontri e dibattiti con tutti gli ospiti all’Università e all’Associazione abruzzese di Boston. Sarà allestita per l’occasione anche una mostra di immagini storiche e saranno conferite targhe commemorative alle Associazioni regionali più rappresentative delle zone colpite dalla tragedia. Nella foto, Donato Di Matteo con, alle spalle, alcuni componenti il Cram, fra cui Rosetta Romagnoli (ultima a destra) e Lucio Ricci (terzo, da sinistra).

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore