A Pescara trasloca il mercato etnico dell'aree di risulta

18 Ottobre 2011   20:55  

“Si prepara il trasloco per il mercato etnico esistente sulle aree di risulta dell’ex stazione adiacente il muro della ferrovia stessa a Pescara. L’obiettivo è quello di riportare ordine nella zona e soprattutto il rispetto delle regole: secondo una prima verifica la struttura potrebbe essere trasferita poco più a sud, nell’area libera sempre di proprietà delle ferrovie posta accanto all’asse viario che da via Ferrari consente al traffico di reincanalarsi in via de Gasperi, una superficie utilizzata in passato come area di cantiere dal centro-sinistra nel corso della realizzazione della nuova viabilità nella zona e di fatto oggi inutilizzata. Sul posto abbiamo effettuato un sopralluogo con la Commissione Commercio e i rappresentanti degli operatori commerciali interessati, circa 60 i regolari che saranno gli unici a potersi vedere assegnata una postazione fissa per la vendita esclusiva di merce etnica e non merce contraffatta. E su tale punto l’amministrazione comunale sarà rigida e rigorosa”. Lo hanno detto l’assessore al Commercio Stefano Cardelli e il Presidente della Commissione consiliare Commercio Antonio Sabatini ufficializzando l’esito di un sopralluogo effettuato nell’area.

“Ormai da due anni e mezzo stiamo lavorando per lo spostamento del mercato etnico situato da anni nell’estremità ovest delle aree di risulta, proprio al di sotto del primo binario – hanno ricordato l’assessore Cardelli e il consigliere Sabatini -. Un mercatino che oggi è più simile a una casbah, con mille bancarelle attaccate le une alle altre a creare una situazione di estrema incertezza e precarietà e rendendo difficile effettuare dei validi controlli sulla merce posta in vendita, a tutela degli altri commercianti del centro. Da alcuni mesi abbiamo aperto un tavolo di confronto con i rappresentanti degli ambulanti operanti nel mercato con i quali abbiamo avviato anche la ricerca di un’area alternativa che forse siamo riusciti a individuare: il mercato potrebbe infatti essere trasferito pochi metri più a sud, su una superficie posta quasi di fronte alla parte retrostante la parrocchia dello Spirito Santo, sempre in adiacenza al muro delle Ferrovie, un’area di proprietà delle stesse Ferrovie, che dunque dovranno autorizzarci all’uso della superficie e comunque ben recintata. L’area, utilizzata tre anni fa dal Comune come zona di cantiere per la riorganizzazione della viabilità tra via Ferrari-via del Circuito-via De Gasperi e via Gran Sasso, è stata oggi ripulita ma non viene utilizzata, divenendo facilmente zona ricettacolo di rifiuti di ogni genere in pieno centro, essendo una zona di forte passaggio, proprio all’incrocio tra via Ferrari e via De Gasperi. A questo punto – hanno proseguito l’assessore Cardelli e il Presidente Sabatini - potremmo invece pensare di reimpiegare quella superficie per trasferirvi gli ambulanti etnici. Secondo le stime dei nostri uffici, sono solo 60 gli operatori che avranno diritto all’assegnazione di un posteggio, a fronte del centinaio che oggi opera nelle aree di risulta. Ciascun operatore avrà una sua bancarella e soprattutto verrà autorizzata esclusivamente la vendita di merce etnica, e non di materiale frutto di contraffazione, garantendo un controllo costante e capillare. Nei prossimi giorni contatteremo le Ferrovie per avanzare formalmente la nostra richiesta, anche se già i primi contatti sono stati positivi, e, in caso di conferma, avvieremo le procedure necessarie visto che anche i rappresentanti degli operatori hanno espresso apprezzamento per la nuova collocazione individuata”.

 


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