A Piazza Palazzo un girotondo con il silenzio intorno

Nelle vie perdute del centro storico dell'Aquila domenica si udiva una musica lontana. Proveniva da Piazza palazzo, dove un centinaio di aquilani hanno ballato e cantano  alle note e canzoni della banda di Paganica e del Trio99. Hanno fanno tutti un girotondo intorno alla piazza e al vecchio Sallustio.

L’iniziativa “Abbracciamo L’Aquila”,m documentato da un video girato con un cellulare,  ha preso le mosse dalla campagna nazionale di Legambiente che ha come scopo quella di difendere l’immenso patrimonio di arte italiano. Da ricostruire, come a L'aquila, o da salvare dal terremoto dell'incuria, dell'abbandono, dell'ignoranza e mancanza di senenso civico

E sotto un cielo plumbeo è stata l'occasione per un centinaio di aquilani di ritrovarsi, di riportare la vita e l'allegria nel cuore della loro città.
Ma erano in cento quegli aquilani. Cento su una popolazione terremotata di decine di migliaia di persone.

Nulla di male e di strano, ci mancherebbe altro. In fondo l'amore per la propria città, la determinazione a ricostruirla, si esprime e si concretizza in molti modi. Non è certo necessario andare a fare il girotondo a piazza Palazzo la domenica mattina.

E' un dato di fatto comunque che molti più di cento aquilani in quelle ore affollavano i centri commerciali, le nuove piazze della città, riscaldate e pulite, piene di luci e di merci, anch'esse avvolte da una conciliante musichetta in sottofondo. Molti altri sono rimasti a C.AS.A.

Si ha l'impressione che più passa il tempo più la vita e le abitudini quotidiane si spostano e si sedimentano altrove, a causa di un movimento centrifugo, dal centro che non c'è più,  alle nuove e vecchie periferie, che man mano si arroccano, crescono, si dotano di servizi e infrastrutture, che con gli interventi in programma diventeranno sempre più vivibili. E L'Aquila quella vera e antica intanto sembra scomparire all'orizzonte svaporando nella nebbia.

Filippo Tronca