A Santiago del Cile vigilia del Cram con il Congresso dei giovani ab

09 Novembre 2006   10:08  
Di Matteo ai delegati junior: "Formazione? Lingua e cultura italiana? La Regione è in sintonia con Voi" Studiare la lingua e la cultura italiana e fare formazione professionale in Italia, sia post-laurea sia tecnica, ma anche percepire la Regione vicina, da cui ricevere via web un’informazione completa sulle opportunità che la terra di origine offre. Sono queste alcune delle richieste indirizzate alla Regione Abruzzo dai lavori del primo Congresso dei giovani abruzzesi residenti in America Latina, riuniti lּ e 9 novembre all’Hotel Panamericano di Santiago del Cile. Ventinove ragazzi, invitati dal Cram Abruzzo, provenienti dai paesi dove sono attive le associazioni di emigrati, come Brasile, Argentina, Venezuela, Cile e Uruguay, ma anche dal Paraguay, da dove è giunto Jesus Palacios Fantilli, medico specializzando in Traumatologia ad Asuncion, con papa indios e mamma di Schiavi d’Abruzzo. I lavori sono stati preparati a coordinati dalla giovane vicepresidente del Cram Ana Maria Michelangelo - venezuelana, con mamma originaria di Nocciano e papà di Sulmona - con l’ausilio Edoardo Leombruni, consigliere Cram in rappresentanza del File, e Alessandro Severi consigliere per la Caritas-Migrantes. Alla prima giornata dei lavori ha partecipato anche Donato Di Matteo, presidente del Cram, che nel suo intervento, dopo aver sentito le varie proposte dei giovani, ha detto che “alla base di ogni cosa c’è la cultura, scolastica e della vita” e che “quando una persona perde le radici, la conoscenza delle proprie origini e come se un bambino nascesse senza conoscere i propri genitori. Si può fare pure carriera – ha detto Di Matteo ai giovani corregionali latino-americani - ma si rimane sempre con un vuoto dentro. Voi giovani dovete coltivare questo aspetto con fierezza, e tramandarlo ai vostri figli”. Per il Presidente del Cram, è finita l’era del trauma da abbandono della terra natia e della nostalgia: “è ora di mettere in moto un meccanismo nuovo: – ha indicato ai giovani congressisti - dopo il trauma originale, l’emigrazione deve costruire tramite voi giovani il seguito, il salto di qualità. Basta a feste e festicciole e patronali, ma possibilità di sviluppo e sbocchi attraverso una progettualità utile a voi e noi. L’interlocuzione fra la Regione e voi giovani, borse di studio a parte (che pure ci sono), passa attraverso la formazione tecnica nelle aziende abruzzesi. Già al Cram di Santiago del Cile (che segue all’Hotel Sheraton il 10 e 11 novembre, ndr) presento il progetto del pacchetto turismo in Abruzzo trasformando le associazioni in vere e proprie agenzie turistiche, dove voi giovani potrete lavorare dopo un periodo formativo in Abruzzo. Per fare impresa e far conoscere appieno le bellezze dell’Abruzzo, che ancora oggi regione che gli emigrati sono costretti a indicare come ‘vicino a Roma’ per far capire da dove provengono”. Sulla formazione per gli emigrati rimane aperto il problema dell’equipollenza dei titoli di studio: “Ho fatto inserire in alcuni settori, dei master gratuiti per corsi altamente specialistici – ha ricordato Di Matteo - Oggi le imprese s’internazionalizzano e hanno bisogno di tecnologie e risorse umane, soprattutto in realtà dove il costo del lavoro è più basso, rispetto all’Italia, per rimanere competitivi sul mercato internazionale. Sulla lingua dobbiamo fare di più, soprattutto in America Latina. In Canada ci sono belle realtà e molti sono diventati pure imprenditori di successo con i corsi di lingua italiana. Ci attiveremo anche su vostra richiesta. “Bisogna costruire anche un sistema sanitario consolidato attorno a iniziative come il Centro di prima accoglienza sanitaria per abruzzesi finanziato da poco in Venezuela, ben sapendo che possiamo, per legge regionale, inviare ovunque nel mondo medici e para-medici abruzzesi”. Il nuovo portale di news e servizi del Cram, che l’editore Gianfranco Di Giacomantonio presenta a Santiago a giovani e adulti (www.abruzzesinelmondo.regione.abruzzo.it) è per Di Matteo “anche mezzo di conoscenza delle opportunità che ci sono nei vari paesi, come la grande richiesta di manodopera specializzata che ci viene dall’Australia, che potrebbe interessare a molti giovani sudamericani che non trovano lavoro”. Questi i 29 giovani congressisti: Daniela Isa Atlante, argentina originaria di Ripa Teatina (Ch), Mario Barros, cileno di Villapetto (Te), Andrea Beller, venezuelano di Pescara, Joinice Blasioli Costa, brasiliana di Manoppello Scalo (Pescara), Carina Caporale, argentina di Archi-Guardiagrele (Ch), Giampiero Ciammaricone, venezuelano di San Mauro (Te), Aldo Costantini, uruguaiano di San Giovanni Teatino (Ch), Alessandro Costantini uruguaiano di Tornareccio (Ch), Lorena Desiderioscioli, argentina di Guardiagrele e Colle di Mezzo, Stefano Di Giammarino, cileno di Pescara, Tatiana Gaspar brasiliana di Avezzano (Aq), Stefania Liberatore, brasiliana di Castel di Sangro (Aq), Silvana Lopez Dilani, uruguaiana di Castelvecchio Calvisio (Aq), Claudio Manganelli venezuelano di Assergi (AQ), Olga Marrone venezuelana di Civitella Casanova (Pe), Dayana Valera Morales Di Michele, venezuelana di Pescara, Joaquin Negri Carlos argentino di Roccaspinalenti (Ch), Jesus Palacios Fantilli, paraguaiano di Schiavi d’Abruzzo (Ch), Gabriela Pereira Costantini uruguaiana di Tornareccio (Ch), Enrico Petrocco brasiliano di Carpineto della Nora (Pe), Rafael Petrocco, brasiliano di Carpineto della Nora (Pe), Fernando Pizzuti, uruguaiano di Giulianova (Te), Juliano Prando , brasiliano di Giulianova (Te), Vanina Presutti, argentina di Pratola Peligna (Aq) e Natalia Turanzas Marcos, argentina di Guardiagrele (Ch).

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