Un percorso di cento chilometri tra Pescara e l’Aquila tutto da fare in groppa al cavallo. Prende corpo un progetto di equiturismo che sorgerà “a cavallo” – è il caso di dirlo – tra le province dell’Aquila e di Pescara. La firma del protocollo d’intesa tra i diversi enti interessati ci sarà a metà ottobre: subito dopo partirà la fase operativa del progetto, tuttavia già pianificato nei minimi dettagli. L’ok. è arrivato ieri sera, nel corso di un incontro tenuto al centro visite del fiume Tirino a Bussi. La lunga ippovia prevede anche due tracciati per l’endurance, la maratona equestre di cui l’Abruzzo "vanta 2mila praticanti, 50 centri, 100 addetti e, non ultimo, diversi campioni nazionali ed internazionali" come ha assicurato Rocco De Nicola, presidente regionale della Federazione italiana sport equestri, che con la Provincia di Pescara condivide il progetto.
Oltre ai numeri, che pure hanno la loro importanza nella programmazione degli investimenti, "la bontà dell’iniziativa", ha spiegato il presidente dell’amministrazione provinciale pescarese, Giuseppe De Dominicis, "è soprattutto nell’interesse a coinvolgere i piccoli Comuni, ridando slancio al territorio. Ma non si tratta di un’iniziativa riservata agli addetti ai lavori, perché punta a coinvolgere un po’ tutti gli operatori turistici e commerciali delle zone abbracciate attraversate".
"Si tratta di una iniziativa- ha sottolineato da parte sua Teresa Nannarone, assessore al Turismo della giunta provinciale dell’Aquila, - che coinvolge diverse forme di turismo: equestre, “natura”, sportivo. Per questo la Provincia dell’Aquila è molto interessata, perché si tratta di un progetto in grado di arricchire l’offerta complessiva del nostro territorio.
Via libera è stato accordato anche dai delegati dei due circoli ippici presenti sul territorio, della cooperativa ambientale “Il bosso”, della Riserva naturale “Gole di San Venanzio”, del Parco nazionale del Gran Sasso-Laga e del Corpo forestale dello Stato. Entusiasti anche i rappresentanti delle municipalità di Brittoli, Bussi, Castiglione a Casauria, Corfinio, Corvara, Pescosansonesco, Popoli, Vittorito, Capestrano, Pietranico e Raiano, ricomprese nel circuito illustrato da Franco Recchia, responsabile del settore Tutela dell’ambiente della Provincia pescarese, che ha fatto anche notare come con questa iniziativa «si possa poi creare dei validi pacchetti turistici che possano attrarre gli stranieri".