"A questo gioco al massacro io non ci sto" e Gianni Chiodi risponde ad Antonio Morgante

Prendo in prestito la nota frase del recentemente scomparso Presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, perchè è quella che meglio esprime lo sdegno che provo in questo momento.

E' ora di farla finita con questi attacchi pretestuosi e faziosi nei confronti di Abruzzo24ore e, più in generale, della stampa online e non.

IL FATTO

Antonio Morgante capo della segreteria del Commissario Gianni Chiodi e vice sindaco di Magliano dei Marsi ci attacca in modo pretestuoso. Queste le sue parole:

È una settimana che giornali e politici vicini alla amministrazione CIALENTE pubblicizzano la trasmissione appena andata in onda su Rai 3. Credo, avendola vista, che erano stati informati molto male sui contenuti. Ora da parte degli stessi noto un silenzio assordante!!!!

e inserisce il link al nostro pezzo.

Poi linka di nuovo il nostro pezzo e commenta:

Antonio Morgante Telekabul colpisce ancora....notate chi si porta appresso la giornalista... Ne vedremo delle balle!!!! Ohps!!!!

Questa volta riferendosi direttamente a Presa Diretta e alla emittente Rai 3

Noi non parteciperemo a questa bagarre elettorale a questo stillicidio di accuse velate, nemmeno tanto, noi facciamo il nostro mestiere e, anche secondo il suo capo e Presidente, lo facciamo bene!

Non avevamo voluto pubblicare gli elogi di Chiodi, ci sembrava ridondante e superfluo, ma oggi crediamo che Morgante meriti di sapere che anche il suo principale riferimento politico ci considera terzi e affidabili, come un po' tutti da destra a sinistra dalla politica al commercio all'imprenditoria in genere.

Se ne faccia una ragione Morgante, Abruzzo24ore resta terza e non schierata, deotologicamente corretta. Le notizie le diamo tutte senza censure o "addolcimenti".

Ci scusiamo con i nostri lettori se questa polemica sembrerà stucchevole, ma anche noi abbiamo una dignità, dignità che ci permette anche di restare sul mercato, quello della pubblicità e dei servizi, senza ledere il patto col lettore e quello con l'inserzionista che pubblica i suoi messaggi a pagamento, sicuro di non dover essere tacciato di appartenere a/o appoggiare destra o sinistra.

Morgante si renda conto che attaccare pretestuosamente questo giornale significa anche mettere a rischio quella bella attività imprenditoriale che anche il suo Presidente ci riconosce.