A trenta giorni dal 6 aprile tutti i numeri del terremoto

06 Maggio 2009   11:34  
Questi i dati ufficiali sul terremoto calcolati dal girnalista dell'Ansa 

Morti: 298

Feriti: 1.500

Assistiti al 3 maggio scorso: 65.704

Sopralluoghi: 24.820 edifici, dei quali il 53,1% risulta agibile.

in Abruzzo al momento operano tra i 3.500 e i 4.000 mila volontari.

L'assistenza alla popolazione viene equamente suddivisa tra 503 alberghi e 2.138 case private (32.247 persone) e le 179 tendopoli (33.457).

Nel teramano ci sono 22.331 persone delle quali 15.380 ospitate in 230 alberghi e 6.951 in 1.613 case private

Nel pescarese ci sono 5.729 persone di cui 4.252 presso 67 alberghi e 1.477 in 455 case private; nel chietino ci sono 3.081 persone di cui 3.020 ospitati in 188 alberghi e 61 in 70 case private;

Nell'ascolano gli sfollati sono 1.106 tutti in 18 alberghi.

Nei sette Centri operativi misti (Com) dell'area aquilana sono dislocate complessivamente 5.545 tende, servite da 101 cucine da campo, e assistite da 31 posti medici avanzati.

Sono stati impiegati 12.040 lenzuola, 7.587 termosifoni a olio, 57 pozzetti frigo e 25 mila metri cubi di ghiaia ossia una collina alta 32 metri e lunga 780 metri.

Il centro più numeroso é il Com 1 (zona Acquasanta), dove alloggiano 10.659 persone sistemate in 36 tendopoli.

Procede  intanto il censimento di agibilità nei 103 Comuni abruzzesi che lamentano danni provocati dal sisma, dei quali 49 inseriti nel decreto Abruzzo sui provvedimenti per la ricostruzione:

Finora sono stati visionati 22.460 strutture private, 645 pubbliche, 38 ospedali, 108 caserme, 422 scuole e 1.130 attività produttive.

Il 53,1% risulta agibile - anche se tale cifra dovrà necessariamente diminuire visto che finora sono rimaste fuori dalle verifiche le zone rosse, quelle a rischio di crolli, come ad esempio il centro storico del capoluogo -

Il 15,2% è temporaneamente inagibile, ma agibile con provvedimenti di pronto intervento

ll 3% è parzialmente inagibile,

L'1,2% temporaneamente inagibile, ma da rivedere con approfondimento della verifica

Il 23,6% è inagibile e il 4% risulta inagibile per rischio esterno.

Secondo le verifiche risultano agibili

il 69,4% delle caserme,

il 52,6% degli ospedali,

il 58,4% delle attività produttive,

il 54,6% delle strutture pubbliche,

il 52,7% delle case private

il 53,8% delle scuole.

Sono invece completamente inagibili il 2,8% di caserme, il 10,5% degli ospedali, il 18,6% delle attività produttive, il 20,6% degli edifici pubblici, il 28,6% delle case private, il 14,5% di scuole.

In base al censimento danni finora effettuato dal Dipartimento della Protezione Civile, oltre il capoluogo risultano più danneggiati i Comuni di Fagnano Alto (L'Aquila) con 325 edifici inagibili su 596 visionati, Lucoli (L'Aquila) con 97 su 202, Colledara (Teramo) con 35 su 54, Villa Santa Lucia (L'Aquila) con 43 su 99.

Lo sciame sismico non dà comunque tregua alla popolazione: nella prima settimana dopo la scossa di magnitudo 5,8 sono state registrate oltre diecimila scosse, delle quali un migliaio avvertite e di magnitudo superiore a 2,5, nei cinque distretti sismici interessati dall'evento (Aquilano, Valle dell'Aterno, Monti della Laga, Gran Sasso e Bacino di Sulmona).

A causa del sisma è stato rilevato dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) un abbassamento del suolo in superficie fino a 25 cm.

 

 


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