Abruzzo Engineering: scongiurata liquidazione. E' sciopero

I lavoratori hanno occupato la sede

17 Novembre 2010   16:39  

192 lavoratori a rischio ad Abruzzo Engineering l’ente detenuto dalla Regione Abruzzo, quale socio maggioritario, la Provincia di L'Aquila e la Selex di Finmeccanica, il gruppo industriale il cui capitale è detenuto per il 30,2% dal Ministero dell’Economia italiano. Oggi quei lavoratori, di cui meno di 30 in cassa integrazione hanno occupato i locali della società per scongiurare l’ombra della liquidazione. Di fatto, nel pomeriggio era stata indetta una riunione dei soci, impedita fisicamente dai lavoratori. Il futuro dell’ente strumentale è tutt’altro che roseo. Il presidente Chiodi non ha mai esitato a definire Abruzzo Engineering un carrozzone, un ente frutto di clientelismo, che costa troppo con un bilancio di 19 milioni di euro di perdite.

Scongiurato, per ora, il rischio liquidazione ma i lavoratori  non mollano, e dichiarano sciopero per domani e dopodomani. Sono arrabbiati e non usano mezzi termini.

I sindacati, da parte loro, sono disposti ad una riduzione delle spese, una riorganizzazione interna, ma nulla deve portare a sacrificare competenze e professionalità.

E domani sera da Piazza regina Margherita a L’Aquila i lavoratori di Abruzzo Engineering saranno collegati con la trasmissione Annzoero su rai due.

 

Nelle interviste

un lavoratore di Abruzzo Engineering
Emilio Speca, Filcams Cgil

Qui l'intera intervista al Presidente Gianni Chiodi su Abruzzo Engineering, realizzata stamattina, quando si profilava la liquidazione.

Servizio e interviste di Barbara Bologna
Immagini e montaggio Alessandro Di Giacomantonio

 

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Compito del cronista è quello di riportare i fatti, allora ci chiediamo perché per i precari co.co.co. della Regione Abruzzo si usano i guanti bianchi e per i lavoratori di Abruzzo Engineering il guanto ferrato?

Ci colpisce quanto la politica sia vicina ai precari regionali, quanto sia attenta alle loro esigenze che spesso hanno anteposto alle esigenze della comunità (ricordiamo consigli regionali sospesi, riunioni di Giunta precedute da discussioni a riguardo, dirigenti dimissionari dall'incarico, l'assessore Carpineta più volte sulla graticola, lo stesso Chiodi più volte chiamato in causa), di contro con Abruzzo Engineering, che pure a maggioranza pubblica è, si va giù a muso duro.

Probabilmente la causa è da ricercarsi più sulle parole non dette che su quelle dette, Abruzzo Engineering è da sempre considerata nell'ambiente una società fatta e costruita per "dare lavoro" a vario titolo.

Di questo, però, i dipendenti che colpa ne hanno?

Se la società è mal gestita e non riesce a produrre utile, ribadiamo, i dipendenti che colpa ne hanno?

Lo Stato e la Regione Abruzzo in più casi sono intervenuti per risollevare le sorti di imprese private in difficoltà, questo perchè non è possibile con Abruzzo Engineering?

Il Presidente Chiodi deve a questi lavoratori una spiegazione, forte, plausibile e coerente, deve chiaramente denunciare, se c'è stato, il malaffare nella società e chi lo ha perpetrato, poi potrà prendere le decisioni che ritiene più giuste forte del voto popolare che lo ha eletto.

La Redazione di Abruzzo24ore


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