Abruzzo a rischio proliferazione usura

08 Gennaio 2009   12:08  

Nel 2009 rischia di proliferare la diffusione del fenomeno dell'usura in Abruzzo e ciò, secondo la sezione regionale di contribuenti.it, per la grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie. L'indebitamento delle famiglie italiane, nel 2008, è cresciuto infatti del 41,1% rispetto al 2007 e la propensione all'usura nel 2009 sale del 25,7%". Lo affermano i dati statistici resi noti dalla sezione abruzzese di Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani, che con Lo Sportello del Contribuente e Lo Sportello Antiusura monitora costantemente il fenomeno dell'usura anche nella nostra regione. "Svoltiamo l'anno con 1.433.000 famiglie a rischio d'usura - afferma il direttore per l'aAbruzzo dell'associazione Donato Fioriti -. Nel 2008 il livello medio del debito delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 19.630 euro. Nel 2009, tra le regioni maggiormente esposte - prosegue Donato Fioriti - l'A "In passato - ha aggiunto - ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha subito delle forti crescite. Ora c'é un ulteriore problema. Ovvero, la poca propensione alla elargizione del credito da parte delle banche e l'aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco che ha costretto numerose famiglie monoreddito a richiedere la rateizzazione delle imposte. La iniqua rateizzazione fiscale attuata dai concessionari, come la Soget- afferma Fioriti- non agevola le famiglie. Ci auguriamo - conclude Fioriti - che il 2009 possa portare ai contribuenti italiani la tanto famigerata Banca del Mezzoggiorno, per rilanciare il CentroSud attraverso il microcredito sociale, ed aiutare i cittadini, senza soldi, a pagare il fisco, anche in 72 rate, eliminando la iniqua "maxi rata" pretesa dagli esattori delle tasse".

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