Abruzzo escluso da fondi Ue, Mascitelli: "Chiodi si dimetta"

16 Dicembre 2011   15:51  

"Chiodi si dimetta: fa piu' danni all'Abruzzo che lo tsunami in Giappone". E' quanto ha dichiarato il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell'IdV, sconcertato dalla ennesima esclusione dell'Abruzzo dalla ripartizione di Fondi Comunitari, dopo che nei giorni precedenti aveva lanciato un preoccupante allarme per questo rischio rimasto inascoltato.

"Il 4 novembre - ha ricordato il senatore - Chiodi aveva annunciato alla stampa che l'Abruzzo, insieme ad altre regioni del Sud, era riuscito a sbloccare 8 miliardi di Fondi comunitari, scongiurando il disimpegno comunitario e riuscendo a blindare la possibilita' di portare avanti interventi importanti su istruzione, nuova occupazione, banda larga e infrastrutture.

Ieri a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Monti e il Ministro Barca hanno illustrato le vere risorse liberate con questa operazione che ammontano a 3,1 miliardi e l'Abruzzo, rispetto a questa somma complessiva, porta a casa soltanto 4 milioni di euro, ultima nella lista delle regioni del Sud, peggio del Molise e distaccata di parecchie lunghezze anche dalla Basilicata. Mentre le altre Regioni come Campania, Calabria e Puglia, dopo aver portato a casa risorse anche con il Piano Nazionale per il Sud, hanno incassato rispettivamente 970, 334 e 290 milioni di euro, la nostra Regione - ha detto sempre Mascitelli - prima e' stata esclusa dal precedente Piano per il Sud e ora anche da questa nuova ripartizione da 3 miliardi, ribattezzata Piano Barca.

E siccome al peggio non c'e' mai fine, la nostra Regione non compare neppure nella ripartizione delle risorse indirizzate ai principali interventi sulle reti ferroviarie e assi infrastrutturali, dove il Governo ha messo in circolo investimenti per 1,6 miliardi di euro.

L'Abruzzo, uno dopo l'altro, sta perdendo tutti gli appuntamenti strategici per l'impiego di risorse aggiuntive e il governo regionale sta esprimendo il peggio della sua attivita', solo con un taglia e cuci sui servizi sociali e sanitari ai cittadini. Il governatore Chiodi - ha concluso il senatore - vive fuori dal tempo e dalle sfide che dobbiamo affrontare. E' rimasto fermo all'epoca della mano benedicente di Berlusconi sulla sua spalla, ma da allora molte cose sono cambiate e i problemi per la nostra Regione non hanno fatto altro che peggiorare. Spero che i firmatari del tanto decantato e concertato Patto per lo Sviluppo per l'Abruzzo, associazioni sindacali e imprenditoriali, siano in grado finalmente di dargli una scossa, al contrario rischiano inconsapevolmente di diventare complici involontari della sua inconcludenza".


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