Abruzzo maglia nera uso fondi europei: le proposte di Confindustria, il distinguo di Febbo

05 Marzo 2012   13:09  

L'Abruzzo è maglia nera per l'utilizzo del fondi europei, con appena il 20% , e tenendo conto che il 100% dovrà essere speso netro il 2013. Una situazione drammatica, la definisce Confindustria, e di fatto è un atto di accusa nei controntoi della Regione Abruzzo, resposabile del ritardo.

A seguire però un proposta costruttiva: la realizzazione di un Laboratorio per il pieno utilizzo dei fondi strutturali europei. Per non lasciare appunto l'iter sono nelle mani della troppo lenta burocrazia regionale. Spiega il vecempresidente Paolo Primavera.

''Vogliamo far partecipare un numero limitato ma importante di tecnici che possano collaborare con Università, funzionari della Regione, di altre realtà territoriali ed esperti che possiamo anche far venire da Bruxelles: tutti riuniti a dare il meglio di se stessi in un “luogo fisico” e non presente solo “sulla carta”, dove l’obiettivo sia l’elaborazione di strategie e modalità di intervento sui fondi.

Si tratta di creare non un ufficio burocratico, ma una sorta di “pensatoio attivo” che abbia responsabilità precise sui fondi. Non vogliamo creare una “sovrastruttura, ma appunto un laboratorio attivo, una “centrale” di trasmissione tra realtà locali e lo Stato, la Commissione europea, le imprese che parla anche del sindacati. In questo senso, il loro coinvolgimento è importante: la “sintesi” del lavoro svolto dovrà essere vagliata dai rappresentati dei lavoratori perché la crisi europea, italiana e dunque anche abruzzese è soprattutto crisi di lavoro e prospettive.

Confindustria vuole portare l’idea anche a Roma perché ritiene che ci debba essere l’incipit del governo Monti («passi informali in questo senso sono stati già compiuti») in modo che per una volta si faccia «sistema».

Non si fa attendere la risposta della maggioranza per voce dell'assessore Mauro Febbo, che apprezza la proposta, ma nega che ci siano ritardi:

"Innanzitutto - dice Febbo - vorrei capire, per fare piena chiarezza ed evitare ancora malintesi, di quali fondi stiamo parlando.

Questo perche' i finanziamenti erogati dalla Comunita' europea interessano vari settori e di conseguenza piu' assessorati, compreso quello alle Politiche agricole. A questo proposito ci tengo a sottolineare che continuare con la litania che l'Abruzzo e' il fanalino di coda sull'utilizzo dei fondi non e' affatto corretto.

Come ho gia' avuto modo di spiegare anche in passato - afferma l'assessore - per quanto riguarda i fondi destinati ad agricoltura e pesca i nostri risultati sono estremamente soddisfacenti.

Per questo il mio auspicio e' che si cerchi di evitare di diffondere informazioni non veritiere che rischiano solo di danneggiare la nostra regione. Entrando nel dettaglio possiamo certificare quanto di buono fatto da questa amministrazione regionale e in particolare dal mio assessorato per quanto riguarda il Programma di sviluppo rurale.

Risultati che assumono una rilevanza maggiore se consideriamo che la programmazione ha un buco di inattivita' organizzativa e logistica causato dal caos giudiziario prima e dal sisma del 2009 poi.

La Commissione europea ci ha concesso un ulteriore anno per la rendicontazione ma i dati piu' volte evidenziati hanno mostrato come di questa proroga non avremmo avuto bisogno.

Nel settore di mia competenza, l'agricoltura, il bilancio e' piu' che soddisfacente e siamo andati oltre ogni piu' rosea previsione. In primis, perche' abbiamo scongiurato abbondantemente e con largo anticipo il disimpegno dei fondi comunitari (+108,5% dell'obiettivo di spesa al 31/12/2011): questo - osserva l'assessore - e' l'aspetto piu' importante, considerando che non solo abbiamo dimostrato di saper programma e spendere i fondi a nostra disposizione ma che abbiamo la necessita' di riceverne altri.

Al momento del mio insediamento, l'assessorato alle Politiche agricole, per quanto riguarda il PSR, registrava dati non certo incoraggianti nell'attuazione finanziaria con un 7% alla voce Impegni e un 3% alla voce Spesa, oggi invece possiamo vantare ben altri risultati con un rilevante 46% nella casella degli Impegni e un 41% in quella della spesa che fanno dell'Abruzzo una delle migliori regioni in Italia.

Considerando la difficile situazione che stiamo affrontando, consapevoli che possiamo e dobbiamo migliorare sotto vari punti di vista, mi sembra di poter affermare che risultati positivi ed incoraggianti sono stati raggiunti anche da altri settori regionali. Per discutere quindi di certi argomenti - sottolinea Febbo - bisogna avere davanti un quadro preciso della situazione evitando di generalizzare e fare della facile demagogia. Gia' in un'altra occasione Paolo Primavera aveva rischiato la gaffe diffondendo dei dati sull'occupazione in agricoltura tutt'altro che precisi.

Ci tengo ad affermare pero' che e' molto apprezzabile l'impegno e l'interessamento che il vice presidente di Confindustria Abruzzo dimostra ogni volta su argomenti di stretta attualita' per la nostra regione.

Trovo che sia estremamente prezioso un confronto costante con i rappresentanti di tutti i portatori di interesse regionali ma e' altrettanto importante che si rispettino i ruoli. Se da un lato industriali e imprenditori devono occuparsi di amministrare le loro aziende, dall'altro spetta a noi, rappresentanti degli elettori in Giunta e Consiglio regionale, il compito di governare l'Abruzzo".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore