Accord Phoenix, la Cisl “No alle strumentalizzazioni politiche”

26 Marzo 2014   11:02  

“La Cisl stigmatizza con forza quanto avvenuto ieri, in Comune, che ha coinvolto anche i lavoratori cassintegrati dell’ex polo elettronico. Lavoratori che da anni percepiscono solo un piccolo sussidio, che non supera i 700 euro mensili, molti dei quali giovanissimi e con famiglia a carico.
Qualunque intervento fatto dalla politica deve  supportare i percorsi sindacali volti a garantire occupazione, sviluppo industriale e la ricollocazione di maestranze che da tempo sono fuori dal circuito lavorativo evitando sterili polemiche e strumentalizzazioni”.
Questo il commento di Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell’Aquila e Gino Mattuccilli, della Fim-Cisl che intervengono sull’increscioso episodio che si è verificato ieri, nel corso della conferenza stampa indetta dalle forze politiche di opposizione in consiglio comunale.
“Le organizzazioni sindacali stanno seguendo, con molta attenzione e scrupolosità, da tempo l’iter per l’insediamento industriale dell’Accord Phoenix, unica azienda che finora ha dato disponibilità a ricollocarsi nell’ex polo elettronico, nel tentativo di costruire un’opportunità concreta per 131 lavoratori”, dichiarano Sangermano e Mattuccilli, “ va chiarito che, come già espresso in più occasioni, l’azienda in questione deve garantire la più assoluta trasparenza in merito a finanziamenti pubblici, solidità economica, reintegro delle maestranze, produzione industriale, con un piano industriale credibile e solido, e, non ultimo, l’impatto ambientale sul territorio.
Dai colloqui intercorsi con i responsabili dell’azienda, la stessa ha informato il sindacato sull’individuazione di una banca di riferimento, come richiesto da Invitalia, e sulla presenza di un partner tecnologico tedesco, che fornirà gli impianti per la produzione”.
La Cisl sottolinea che “quanto annunciato come fatto eclatante dai  rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale,  in realtà era già noto alle organizzazioni sindacali e al Comune: si tratta solo di un atto dovuto di Invitalia, che per prassi non concede l’autorizzazione definitiva all’insediamento , se non in presenza della sottoscrizione di una convenzione con l’istituto bancario”.
“La Cisl, senza prendere alcuna parte alla diatriba politica e ribadendo la propria autonomia da qualsiasi appartenenza, chiede con forza”, incalzano Sangermano e Mattuccilli, “che i nostri rappresentanti delle istituzioni, a tutti i livelli, non utilizzino a fini elettorali questioni che attengono al futuro di tanti lavoratori, ma facciano fronte comune per realizzare all’Aquila un serio e duraturo progetto industriale.
E’ chiaro che il processo di insediamento dell’Accord Phoenix va seguito con estrema attenzione, e che i finanziamenti pubblici dovranno essere erogati solo quando la fabbrica sarà già in produzione, a garanzia della solidità industriale e occupazionale dell’intera operazione”.


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