Accusati di abuso edilizio, ma quanti politici a farsi intervistare!

24 Gennaio 2012   11:26  

Proprio cosi, siamo stati puniti, a quasi tre anni da quella notte del 6 aprile 2009, oggi il Comune dell'Aquila ci "chiede il conto" e ci accusa abuso edilizio.
Dopo aver messo in salvo le famiglie, l'unico pensiero è stato di continuare a fare informazione, tutti i ragazzi della redazione, nessuno escluso, si sono messi al servizio della città.

L'errore è stato commesso quando ho deciso di costruire un piccolo container di fronte alla mia abitazione privata, con materiali e manodopera propri, per mettere in piedi un piccolo spazio per la numerosa redazione.

Pensate che abbiamo chiesto "ospitalità" o aiuto alla Protezione Civile? No!

Pensate che il Comune ci ha rimborsato tutto quello che abbiamo speso per continuare a lavorare? No!

Avevamo fretta, una fretta indiavolata di contribuire alla ripresa della città e di informare i tanti aquilani confinati sulla costa, sentendoci privilegiati, perchè non legati a frequenze che confinano le notizie a pochi chilometri. E molti ci hanno lodato per questo, l'allora capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il Presidente della regione Gianni Chiodi, il Presidente della Provincia Stefania Pezzopane, il Sindaco Cialente. Tutti riconoscevano il nostro impegno e la nostra tenacia e ai piccoli segni di scoraggiamento, ci spronavano a non mollare.

Grazie al nostro lavoro e al repertorio accumulato in tanti anni di attività, abbiamo diffuso le immagini della nostra città martoriata su Rete 8, Telemare, ma anche su Rai, Mediaset, La 7 e Sky.

Il nostro impegno e i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti, di tutti quei politici che in quel container che oggi ci contestano, hanno sfilato per raccontare la loro verità ai nostri microfoni.

Oggi, dopo la notifica dell'atto, ci accorgiamo che abbiamo sbagliato a intestardirci così, dovevamo andare sulla costa e inserire solo agenzie di stampa, scrivere le notizie "per sentito dire" senza esserci, senza valutare, senza proporre, senza ricostruire. Abbiamo sbagliato a non gridare aiuto e non prentendere una sede per noi, invece di renderci conto che non potevamo gravare in una fase così delicata.

Oggi ci chiediamo dov'è finita quella solitarietà che i politici e le istituzioni ci manifestavano all'epoca, quando rischiavamo di non farcela. Noi quella solidarietà l'aspettiamo oggi che siamo accusati di un reato penale.

CIALENTE A RADIO L'AQUILA 1: COLPA DEI VICINI DISPETTOSI

"Le istituzioni sono fatte da un lato dal politico, dall'altro da dirigenti" spiega il sindaco Massimo Cialente ai microfoni di Radio L'Aquila 1. "Bisogna capire, probabilmente non hanno fatto la domanda - argomenta poi il primo cittadino commentando in diretta radiofonica la notizia della denuncia per abuso edilizio a carico di Abruzzo24ore.tv. "Penso - ha concluso - che nasca dalle segnalazioni di qualche vicino di casa. I dispetti che si fanno le persone sono una cosa allucinante".

Ricordiamo che il container che ha ospitato la redazione di Abruzzo24ore.tv è stato installato il 7 aprile 2009 e rimosso circa un anno dopo, non appena si è avuta la disponibilità di un immobile agibile, dove oggi è ospitata la nuova redazione.

LA TANTA SOLIDARIETA'

Numerosi i messaggi di solidarietà giunti alla redazione dai lettori.
Ad esmprimere la propria vicinanza ad Abruzzo24ore.tv per l'incredibile vicenda, anche il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, l'assessore comunale dell'Aquila Stefania Pezzopane, il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti e il segretario dell'Idv dell'Aquila Lelio De Santis.


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