Accusato di aver disobbedito alla Chiesa ecumenica mondiale, sospeso don Gianni Di Marco

Il vescovo: "Continuerò mia attività pastorale"

03 Dicembre 2014   12:25  

Aria di rottura tra la Chiesa cattolica ecumenica mondiale e don Gianni Di Marco, vescovo vicario per Marche, Abruzzo e Molise balzato agli onori delle cronache per aver sposato due coppie omosessuali negli ultimi mesi.

Don Gianni, precedentemente raggiunto dalla scomunica da parte del vescovo di Teramo Michele Seccia, è stato ora sospeso anche dal primate della Chiesa ecumenica mondiale David Kalke. Il provvedimento affonderebbe le radici nel dibattito da tempo in corso circa l'autonomia delle varie chiese nazionali rispetto, oltre a diversi presunti episodi di precedente disobbedienza del vescovo ciìvicario.

Il "casus belli" vero e proprio sembra risiedere nella decisione della comunictà ecumenica di Alba Adriatica, diretta appunto da don Gianni, di accogliere una suora cingalese malata senza però aver prima chiesto il consenso di Kalke.

Don Gianni, tuttavia, non sembra disposto a tornare sui propri passi, anzi si è detto pronto a proseguire nel proprio percorso: "La Chiesa ecumenica italiana, di cui sono tra i fondatori, è autonoma: continuo la mia attività pastorale".


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