'' Ad essere abolite devono essere queste Regioni, a cominciare dal Molise''

29 Settembre 2012   11:41  

Publichiamo l'intervento di Carmine Delli Quadri, che da anni lotta per la riaggregazione politica ed amministrativa dei territori dell'Alto Molise, l'alto Vastese e alto Sannio, autonomo all'interno di Macro regione composta da Marche, Abruzzo e Molise. 

''Lo Stato denuncia tutta la sua debolezza; la finanza pubblica è in gravissima difficoltà; gli elementi di solidarietà, tra zone ricche del paese e quelle meno ricche, sono ricordi sbiaditi del passato.

L’ opinione pubblica è giunta ad odiare la classe politica con i suoi costi e i suoi privilegi. Non accetta più strutture e sovrastrutture amministrative vuote ed inefficienti (dalle regioni inefficienti alle comunità montane, alle provincie, alle zone metropolitane, alle mini-regioni che costano quanto quelle medie e grandi, ai consorzi, alle municipalizzate, ai comitati non solo di affari), che drenano risorse finanziarie che andrebbero utilizzate per Attività Produttive, Strade, Ospedali, Scuola, Assistenza Sociale e altro ancora.

Come primo passo chiede che le attuali Provincie vengano eliminate; il dibattito infuria: aboliamo le Regioni, aboliamo le province. Tutti a casa. E’ un coro di continue proteste.

Prendete la Regione Molise: mancano le risorse per le attività produttive, per la montagna, per il turismo per la sanità e questi signori, utilizzando una modifica del titolo V della Costituzione apportata dal centro sinistra a fine anno 2000, si autocompensano né più né meno che se stessero guidando le Nazioni Unite.

Mancano le risorse per i precari e questi signori, invece di rinunciare a prebende esagerate e ad eventuali vitalizi e pensionamenti a 50 anni, aumentano le addizionali regionali!

CONSIDERATO CHE ALMOSAVA-ALTOSANNIO CHIEDE IL SUPERAMENTO DELLA REGIONE MOLISE: ADESSO VI E’ CHIARO PERCHE’ ESSA NON TROVA TANTI ESTIMATORI TRA I CONSIGLIERI REGIONALI?

ADESSO VI E’ CHIARO PERCHE’ MOLTI PRENDONO LE DISTANZE DA ALMOSAVA-ALTOSANNIO?

Va anche detto, per onestà intellettuale, che singoli consiglieri regionali si discostano nettamente dai loro colleghi e da tempo appoggiano la battaglia di ALMOSAVA-ALTOSANNIO.

Mi riferisco agli abruzzesi Palomba e Tagliente e al molisano Petraroia, un vero esempio di onestà politica.

Riporto, per gli scettici un commento di Michele Petraroia che, condividendo la posizione di ALMOSAVA-ALTOSANNIO, diceva (e conferma) quanto segue:

“Con la revisione della spesa pubblica il Molise subirà altri tagli drastici nei servizi sociali, nella sanità e nelle soppressioni di uffici, chiusure di Prefetture, Questura e altre presidi dello Stato, in particolare in provincia di Isernia.

I danni di queste scelte si sommeranno alla crisi produttiva in atto, ai fallimenti aziendali e alla mancanza di liquidità delle imprese in una miscela esplosiva che minerà alle fondamenta la nostra autonomia regionale. La politica si occupa d’altro, riposizionandosi tatticamente in vista dei nuovi equilibri nazionali (e, aggiungo, delle prossime elezioni regionali).

E la borghesia parassitaria, dominata da 20 famiglie che controllano da sempre il Molise, non ha ricette collettive ma solo obiettivi individuali di vecchia matrice dorotea. Manca il progetto, non c’è un sogno della comunità da realizzare, permane la disperazione e ogni giorno si lotta per difendere il difendibile in quadro di arretramento allarmante.

La stampa rimprovera chi lavora troppo e resta muta di fronte a chi compra il suo consenso.

La società civile è fragile e da troppi anni la criminalità organizzata agisce con rari impedimenti ed episodici disturbi. In un simile contesto il Molise prossimo Futuro parafrasando l’iniziativa de il bene comune di questi giorni è già scritto: saremo un feudo dei casalesi. A meno che non ci ribelliamo e lottiamo per sciogliere il prima possibile la regione tentando di convincere gli abruzzesi ed i marchiagiani ad accolalrsi i nostri problemi.”

 


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