Affitti, 1.200 famiglie a rischio sfratto a Pescara e dintorni

Il governo non proroga il blocco delle esecuzioni forzate

05 Gennaio 2015   10:25  

L'anno nuovo ha portato davvero una sgradita sorpesa ad un gran numero di famiglie residenti fra Pescara e provincia che vivono in appartamenti in affitto e sono indietro nel pagamento del relativo canone.

Contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi 8 anni, il governo Renzi ha infatti stabilito di non concedere ulteriori proroghe al blocco delle esecuzioni forzate: in altre parole, gli inquilini che non saranno in grado di corrispondere il canone mancante dovranno lasciare le rispettive abitazioni.

Nel capoluogo adriatico ed in provincia, secondo i sindacati, l'effetto delle mancate nuove proroghe potrebbe avere effetti devastanti: come sembra confermare anche il Ministero dell'Interno, risultano essere ben 1.263 le famiglie  destinatarie di richieste di esecuzioni forzate, e dunque a rischio sfratto, in tutta la provincia.

Fino all'ultima proroga, concessa nel gennaio 2013, erano tutelati quei cittadini che avevano oggetive difficoltà a versare l'affitto, in particolare quelli compresi nella fascia di reddito minimo familiare (meno di 27.000 euro annui), oppure con a carico persone ultrasessantacinquenni, con disabili o invalidi oltre il 66%.

Il sindacato Sicet Cisl, inoltre, sostiene come i 166.000 euro di contributi affitti del governo ricevuti lo scorso anno dalla Regione (cifra, tra l'altro, decisamente irrisoria) non sarebbero ancora stati destinati alle famiglie che ne hanno presentato richiesta. "La situazione abitativa per numerose famiglie di Pescara è molto difficile" - ha inoltre aggiunto il segretario Sicet Alberto Corraro - "anche perché per cercare di garantire il pagamento del canone si trovano costrette a risparmiare su tutto il resto dei consumi, pasti compresi. A monte, poi, manca del tutto una strategia nell'affrontare tale problema".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore