Affitti passivi d'oro a Chieti: oltre 1 mln di euro di esborsi l'anno per il Comune

Costerebbero davvero cari all'amministrazione comunale di Chieti il pagamento dei canoni di affitto passivi, sia pure rimborsato all'80% dal Ministero della Giustizia, per quanto a volte con un certo ritardo.

A quanto risulta, infatti, il Comune si troverebbe a dover sborsare complessivamente circa un milione di euro l'anno per il pagamento degli affitti passivi, in particolare quelli relativi ad uffici ed archivi giudiziari versati alla Provincia e a privati, uffici che in buona parte potrebbero anche essere ubicati altrove.

Andrea Di Ciano, portavoce del meetup Teate 5 Stelle, ha inoltre voluto sottolineare come "i Comuni e gli altri enti amministrativi da quest'anno hanno a disposizione la legge 137 del 2013, che contiene un emendamento promosso dal M5S, che permette di recedere dagli affitti degli immobili entro il 31 dicembre 2014 con recesso è valido una volta decorsi 180 giorni dal preavviso.

L'amministrazione comunale di Bolzano, ad esempio, ha già deliberato una revisione dei contratti di affitto di cinque palazzi che ospitano settori della pubblica amministrazione, ottenendo un risparmio di circa 150.000 euro all'anno".

L'amministrazione Di Primio risulta versare 523.617 euro annui alla Provincia per il palazzo di giustizia di piazza San Giustino e per l'edificio del tribunale civile di via Arniense, alla società Europa gestione immobiliare per gli uffici della Procura in via Spaventa versa l'importo di 281,201 euro e 151.000 euro alla società Lamante per gli uffici del giudice di pace in piazza Valignani, altri 139.800 euro alla Banca d'Italia per gli uffici comunali, 57.000 al Theate Center per il centro per l'impiego, 66.404 euro all'imprenditore Teresio Cocco per l'archivio della Procura in via Galiani, 24.955 euo all'imprenditre Di Cosmo per la scuola materna di via Valera, 58,432 euro per i locali comunali nell'ex Upim e 652 euro per il Centro sociale in via Pescasseroli.