Affitti studenti: CGIL, un contratto su due non è registrato

08 Settembre 2009   12:16  

In molte citta' italiane, e nei centri minori sedi di universita', un contratto di locazione su due non e' registrato. E' quanto emerge da un'indagine di fonte sindacale, che stima il gettito sottratto all'erario in circa 5 miliardi di euro all'anno. E la Guardia di Finanza, nei giorni scorsi, ha scoperto che a Padova quattro proprietari immobiliari su cinque affittano in nero i loro appartamenti a studenti universitari e stranieri. Gli studenti fuori sede in cerca di alloggio - si legge in una nota della Fp Cgil - sono in Italia circa 700 mila, oggi piu' di ieri alle prese con gli affitti delle stanze o di semplici posti letto ormai alle stelle, con proprietari delle abitazioni che nella maggior parte dei casi lucrano ed evadono il fisco. Molte case affittate agli studenti sono in pessime condizioni, spesso senza riscaldamento e prive di ogni comfort. Per molti giovani l'insostenibile onere per l'alloggio in affitto preclude il diritto allo studio. A Milano per un posto letto - prosegue la nota della Cgil - in zona Brianza occorrono circa 450 euro al mese. Per una stanza singola si va da un minimo di 650 (zona Bande Nere) ad un valore medio di 800 (zona Lambiate, Udine e Fiera), per arrivare a dover pagare piu' di 900 euro in zona Vittoria. A Firenze, invece, un posto letto costa in media dai 350 ai 400 euro, una stanza circa 700. A Bologna, dove gran parte degli studenti si concentra nelle zone adiacenti l'universita', si spende tra 250 e 280 euro per un posto letto in una doppia, e da 370 a 500 euro per un po' di privacy in una stanza singola. A Roma, nelle zone cosiddette universitarie (San Lorenzo e Piazza Bologna) agli studenti si chiedono 600 euro per una stanza singola e 450 euro per un posto letto in doppia. Valori solo leggermente piu' bassi, 550 euro per una camera singola, in zona Ostiense e Cinecitta'. Piu' economiche, 300 euro per un posto letto e 450 per una stanza singola, le zone Prenestina e Centocelle. A Napoli per un posto letto si pagano tra i 300 e i 450 euro, mentre per una stanza si spende da 400 a 600 euro. I prezzi piu' alti sono richiesti nelle zone Policlinico, Vomero e Colli Aminei. A Bari un posto letto costa in media tra 250 e 350 euro. Per una singola nel capoluogo pugliese si puo' pagare invece fino a 350 euro al mese.

Il problema non riguarda solo i costi elevati, ma nella maggioranza dei casi ci sono anche tutta una serie di violazioni, clausole capestro e vessatorie con contratti non registrati senza limite di canone, alloggi privi di dotazioni minime sia impiantistiche che di qualita', modalita' irregolari di accollo sugli inquilini delle spese condominiali. Nelle citta' come Perugia, in cui e' piu' frequente il fenomeno degli affitti a studenti extracomunitari, si registra un singolare fenomeno: il canone chiesto agli studenti stranieri supera del 25-30 per cento quello chiesto agli studenti italiani. Nel dicembre del 2007 e' stato sottoscritto da Fp Cgil, Cisl, Fp-Uil, Fpl e Anci Giovane un protocollo d'intesa per sviluppare politiche di prossimita' nei territori a favore dei giovani, con particolare riferimento agli studenti universitari fuori sede, proprio per facilitare l'accesso all'abitazione, con incentivi fiscali per i proprietari che mettevano a disposizione appartamenti e soluzioni abitative idonee. "Sollecitiamo i competenti Ministeri - conclude la nota - a convocare una tavolo di concertazione e confronto per la definizione di un osservatorio nazionale capace di attivare azioni positive al fine di far incontrare domanda e offerta, mettendo in relazione gli studenti in cerca di alloggio con i proprietari di immobili da locare. Questo - per la Fp Cgil - e' un intervento di buon governo, atteso ed auspicato da migliaia e migliaia di giovani e, senza enfasi, un segno di civilta' e di progresso".


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