Al consiglio regionale commissari disarmati, Titanic invertiti, raccoglitori di margherite

Cronache dall'Emiciclo

31 Maggio 2011   18:58  

Toni aspri, continui scambi di accusa, qualche parola grossa, il presidente del consiglio Pagano che più volte è stato costretto a richiamare all'ordine. Questo in sintesi il clima che si è respirato oggi pomeriggio nel corso del consiglio regionale straordinario dedicato alla politica sanitaria abruzzese. Le opposizioni hanno chiesto con forza la fine del commissariamento da parte del presidente Chiodi, preso atto che il Tar ha annullato dichiarando illegittimi i suoi atti e provvedimenti. Per colpa di Chiodi, incalza il centro-sinistra, si rischia pure che la Regione debba pagare i danni a seguito di ricorsi milionari. La riforma sanitaria deve essere pertanto restituita alla potere legislativo del consiglio regionale, come prevede la costituzione ed anche il buon senso.

Nel suo intervento il commissario presidente Chiodi, e prima di lui i consiglieri della sua maggioranza rispondono con i numeri e i risultati ottenuti: abbiamo ricevuto in eredità 2,2 milardi di debiti, e in soli due anni abbiamo fatti passi da gigante sul fronte del risanamento, abbiamo invertito la navigazione del Titanic prima che affondasse, e senza fare tagli, ridurre i servizi, senza aumentare le tasse, bensì riducendo gli sprechi e ricoveri inappropriati, centralizzando gli acquisti, procedendo nella riconversione dei piccoli e troppi ospedali. Insomma il commissario Chiodi vada avanti a spron battuto, e lo scoglio delle sentenze del Tar, è stato più volte ribadito lo si supererà in sede di ricorso al Consiglio di Stato o con un intervento governativo.

Argomenti che non convincono però le opposizioni. Per il consigliere Carlo Costantini la maggioranza raccogliere le margherite nel pieno della catastrofe...

FT

Montaggio Marialaura Carducci


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