Alfonso Magliocco: "Chiedo le dimissioni di Piccone da coordinatore regionale Pdl"

17 Luglio 2013   12:03  

Riceviamo da Alfonso Magliocco e pubblichiamo

"E la sanità abruzzese…..ci trovò il PADRONE!

Due episodi mi inducono a chiedere le dimissioni di Filippo Piccone da coordinatore regionale del PDL. Il primo, di forma, è un indicatore del delirio di onnipotenza che, ormai da mesi, impregna la sua azione. Bruni, secondo statuto, è stato nominato coordinatore cittadino del PDL di Avezzano da Piccone, su indicazione di Verrecchia. A L’Aquila, viceversa, ha nominato “pseudocoordinatore” PDL, in piena campagna elettorale e a mezzo conferenza stampa, il suo “ boy” Liris. Nomina mai ratificata da Roma per manifesta violazione dello statuto, perché non indicata dal coordinatore provinciale. La seconda è di sostanza ed è gravemente lesiva dell’immagine del PDL e sconfessa tutta l’impalcatura della gestione della sanità del governo regionale. Le fonti non sono in discussione perché dirette e verificabili. Dal combinato disposto delle dichiarazioni di Di Bastiano e Piccone emerge un quadro inquietante della gestione della sanità abruzzese. Stabiliamo dati alla mano ciò che è accaduto. Il 20 febbraio 2013 viene emanato dal commissario alla sanità il decreto n° 11/2013. Sono le linee guida regionali sulla sanità. Le stesse prevedono per la rete cardiologica abruzzese quattro UTIC dotate di emodinamica interventistica, situate negli ospedali HUB di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Nel piano aziendale presentato dalla ASL n°1, viceversa, compaiono due UTIC; c’è l’aggiunta della sede di Avezzano non prevista nelle linee guida. Il piano aziendale sceglie di derogare rispetto a tali linee regionali sul servizio di emodinamica. Si potrebbe pensare che ci siano state valutazioni tecniche che hanno fatto privilegiare la deroga sulle indicazioni del piano regionale! Piccone ci fa intendere che non è così. Il 15 luglio Di Bastiano, sul caso Emodinamica invita Piccone a mantenere gli impegni politici presi. Ma ci può essere un impegno politico sulla scelta della duplicazione di un servizio ospedaliero? Con chi si prende e chi lo decide in una Regione commissariata e con tagli giustificati per abbattere i costi “insostenibili” della sanità e che hanno visto la mobilitazione di interi territori che non condividevano la perdita di servizi sanitari? La risposta di Piccone è un’autodenuncia di come gestisce “il potere” anche quando si tratta di un comparto delicato come la sanità! “Faccio mie le tesi di Di Bastiano” (avezzanocentriche) afferma e poi rivela: “l’arrivo di emodinamica (ad Avezzano n.d.s) è figlia di una lunga discussione fatta a Teramo con Chiodi e Venturoni”! Da quanto sopra si confessa l’intromissione sulle scelte dei servizi nei territori, la capacità di ottenere in deroga alle previsioni delle linee guida del piano regionale della sanità quanto ritiene più opportuno e di rendersi garante con i consiglieri della sua città di quanto richiesto ed ottenuto. Alla faccia della terzietà delle scelte che dovrebbero informare l’azione di risanamento della sanità. Con un solo intervento rovina il lavoro di Chiodi mettendo una seria ipoteca circa la professionalità delle scelte effettuate sull’intero territorio abruzzese! Come può il segretario regionale di un partito pretendere (ed ottenere) che sulla sanità si facciano scelte secondo indicazioni politiche e ottenuto ciò, spudoratamente renderlo pubblico in spregio ad ogni forma di buon senso e di pudore? La gravità dell’accaduto è un indicatore forte di un’inadeguatezza che mi inducono a chiedere le immediate dimissioni di Piccone da coordinatore regionale del PDL perché non è consentito ad alcuno agire da “mediatore sanitario” anche se poi, tale attività riverbera politicamente a suo vantaggio”! 


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