Il progetto di interramento dei cavi elettrici a L'Aquila, lungamente atteso e discusso, sembra finalmente avvicinarsi a una svolta significativa. Il consigliere comunale del Partito Democratico, Stefano Palumbo, presenterà una mozione durante il consiglio comunale del prossimo 13 maggio, con l'intento di sollecitare l'interramento o lo spostamento della linea da 220 chilovolt della Terna, che attualmente attraversa la periferia nord della città. Questa iniziativa potrebbe ottenere il sostegno anche dal forzista Roberto Santangelo, presidente del consiglio comunale e assessore regionale.
L'obiettivo principale di questa proposta è liberare circa 450 ettari di terreno, destinati a riqualificazione urbana e a progetti di utilità pubblica, dall'attuale servitù imposta dalla linea elettrica. Una volta approvata, questa iniziativa permetterà al Comune di sedersi con maggiore autorità al tavolo delle trattative con Terna, per iniziare a pianificare e valutare l'intervento necessario. È da sottolineare che Terna sta già completando l'interramento di un'altra linea da 150 chilovolt, un investimento di 7 milioni di euro che include anche la rimozione dei tralicci metallici.
Questa vicenda è un problema noto nell'agenda politica della città fin dai tempi del sindaco Massimo Cialente, oltre dieci anni fa. Un importante sostenitore dell'interramento dei cavi è l'imprenditore romano Mario Manganaro, il quale ha acquistato un terreno nel quartiere del Torrione con l'intenzione di realizzare un grande parco culturale e commerciale, ma si è trovato ostacolato dalla presenza della linea elettrica.
Manganaro ha intentato causa contro Terna, sostenendo che le normative vigenti impongono la rimozione delle linee ad alta tensione costruite prima del 1965. Attualmente, si attende la sentenza di appello su questo caso, che potrebbe avere un impatto significativo sul futuro della città e dei progetti urbanistici in corso.