Anche Del Turco & C senza casa...Angelini intoccabile

Undici tra appartamenti e ville, soldi in contanti e conti correnti, titoli, garage, auto di grossa cilindrata, orologi di marca: è quanto sequestrato ad Ottaviano Del Turco, Luigi Conga, Camillo Cesarone, Lamberto Quarta, indagati della Sanitopoli abruzzese per un valore stimato dai Pm vicino ai 10 mln di euro. Sequestri preventivi e per equivalente, e forse ne seguiranno altri, disposti dalla Procura della Repubblica di Pescara e decretato dal Gip Maria Michela Di Fine. Ad un anno esatto dagli arresti eccellenti che hanno decapitato la Giunta di centrosinistra, i Pm di Pescara assestano un altro colpo all'inchiesta. Il Gip conferma i "gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati per le ipotesi di corruzione e concussione". Angelini ha detto negli interrogatori di aver versato 6,250 mln euro a Luigi Conga, referente del centrodestra, e 5,540 mln euro a Del Turco e gli altri: nel decreto si legge che "l'attività investigativa non ha ancora consentito di tracciare l'effettiva destinazione finale di tali rilevanti risorse economiche, verosimilmente in parte destinate quanto al Conga a referenti del partito politico di appartenenza e quanto agli altri indagati anche per l'attività di sostegno al partito politico di appartenenza". Ecco quindi il sequestro per equivalente, forma di prelievo pubblico a compensazione di prelievi illeciti, adottata quando i beni costituenti il "profitto" del reato siano difficilmente individuabili. Durissimo il rapporto sui due appartamenti confiscati a Del Turco. Sono a Roma, in via Crescenzio (appartamento di 7 stanze) e a Tresnuraghes (Oristano), entrambi acquistati nel 2006 per complessivi 440 mila euro. Il Gip scrive che "la proprietà delle unità immobiliari, pur formalmente intestate a Maria Christine D'Avanzo (la compagna di Del Turco, 'non titolare di redditi'), sono da ricondurre a Ottaviano Del Turco". E cita i movimenti bancari che confermerebbero tutto. "Gli accertamenti bancari disposti - spiega il Gip - sia nei confronti della D'Avanzo che di Del Turco rilevavano come il pagamento della casa di via Crescenzio fosse stato interamente effettuato da Del Turco". La Gdf ha identificato versamenti di Del Turco a favore della compagna sui conti nella stessa filiale di Collelongo (L'Aquila), e per coprire lo scoperto creato sul suo conto, l'ex Governatore dismetteva "titoli e polizze assicurative" per un valore di oltre 260 milioni di euro, segno "di un diretto interesse del Del Turco che per l'occasione dismetteva titoli costituenti investimento a lungo termine". A Conga, ex manager Asl Chieti in quota centrodestra, sono stati sequestrati sette appartamenti, uno a Chieti e sei a Pescara. A Cesarone e Quarta le ville a Francavilla al Mare (Chieti). Quarta la acquistò nel luglio 2007 per 380 mila euro e la ristrutturò con una spesa di ulteriori 81 mila euro. Le indagini intanto proseguono. Nei giorni scorsi sono state passate al setaccio le spese effettuate dal deputato del Pdl Sabatino Aracu, anche lui tra gli indagati, in una gioielleria di Pescara, mentre è confermato che per i nuovi indagati possono essere individuati anche altri capi di imputazione.

IL PD CONTRO ANGELINI

E' incredibile che Angelini, un corruttore per almeno qualcuno dei diversi capi d'imputazione, non sia riguardato da alcun provvedimento della procura nel mentre si rifiuta di pagare i propri dipendenti, lasciando alla fame 1.600 famiglie abruzzesi, continuando a dare spettacolo a suo piacimento attorno ad una delle inchieste più famose d'Italia". A sostenerlo è il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci. "La sproporzione dei provvedimenti cautelari (l'isolamento addirittura) presi lo scorso anno, e l'assenza di provvedimenti assunti sulla vertenza Villa Pini - ha commentato Paolucci - di cui torno a chiedere la revoca di ogni tipo di accreditamento, é inaudita". Secondo Paolucci "i procuratori non sono una casta intoccabile del nostro paese". "Quando svolgono male il loro lavoro - ha sostenuto - si può dire. Infatti a tre anni dall'inizio della restaurazione politica (Montesilvano, Regione, Pescara) non si è ancora arrivato al vaglio del Gup".