Ancora bracconieri bloccati nel Parco naturale regionale Sirente-Velino, denunciati due marchigiani

26 Novembre 2012   10:00  

Sono stati bloccati e denunciati dal personale del Corpo Forestale dello Stato due uomini di 50 e 54 anni, entrambi di Chiaravalle (Ancona), per aver effettuato attivita' di caccia vietata in aree protette, con l'ausilio di fucili calibro 12 e di due cani Setter inglese. In particolare i due stavano cacciando le coturnici. I bracconieri, ai quali sono state sequestrate le armi, sono stati denunciati e deferiti all'Autorita' Giudiziaria. Rischiano fino a sei mesi di arresto ed un'ammenda di 2.000 Euro.

Sale cosi' a tre il numero di bracconieri sorpresi in una delle aree piu' remote del Parco naturale regionale Sirente-Velino, caratterizzata da intatti habitat di alta quota, vicina alla zona contigua del Parco ove la caccia e' consentita e prossima alla citta' dell'Aquila. 
   

Le attivita' di controllo coordinate dal Comando Provinciale, sono state intensificate dopo il recente accertamento della presenza di un altro bracconiere proprio nella stessa area. Il servizio antibracconaggio ha visto impegnati i forestali appartenenti all'Ufficio territoriale per la biodiversita' dell'Aquila, che gestisce la foresta demaniale regionale "Acquazzese" e del Comando Stazione di Rocca di Mezzo.

Il territorio della foresta demaniale, esteso 435 ettari dai 1.320 metri di quota alla cresta del Monte Ocre (m 2.209), e' interamente compreso in quello del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino e in due aree della Rete europea Natura 2000 (il Sito di Interesse Comunitario n. IT7110206 "Monte Sirente e Monte Velino" e la Zona di Protezione Speciale n. IT7110130 "Sirente Velino").


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