Aperti stamattina i lavori del Cram in Cile

10 Novembre 2006   18:00  
Con i saluti di Paolo Casardi, ambasciatore d’Italia in Cile, e di Anita De Aguirre, direttrice del Dipartimento Emigrazione del Ministero degli Esteri cileno, si sono aperti stamane a Santiago del Cile i lavori del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo (Cram), che, dopo la prima seduta d’insediamento dello scorso febbraio a Turrivalignani (Pescara), si riunisce per la prima volta all’estero. La proposta di svolgere d’ora in poi le riunioni del Cram all’estero, approvata a Turrivalignani, è stata fatta dal presidente Donato Di Matteo “per una politica a favore dell’emigrazione non più calata dall’alto – ha detto Di Matteo nella sua relazione – ma partecipata, in tutti i territori, con la associazioni e le varie realtà emigratorie. Un processo che non va fermato perché il nostro Abruzzo è anche quello che c’è in Cile, Brasile e in tutti i paesi dove ci sono nostri corregionali”. Casardi ha ricordato che l’Abruzzo è stata fra la regione in principio più emigrante dall’Italia: “Fino al 1920 la vostra regione aveva il record – ha rivelato l’Ambasciatore – Nel 1915 erano già 500mila gli abruzzesi che avevano lasciato l’Italia, facendosi strada in tutti i settori per il grande spirito di sacrificio che avete sempre dimostrato. Se avete eletto quattro dei 18 parlamentari all’estero un motivo ci sarà”, nell’ambito di una comunità italiana che in Cile è “numerosa e fiorente: sono 43mila gli iscritti all’Aire e 300mila sono i cittadini cileni di origine italiana. In questo Paese è italiano il primo gruppo industriale, è italiani sono il Governatore del Banco centrale, il Rettore dell’Università Cattolica e il Ragioniere generale dello Stato”. Di Matteo ha ricordato che, nel dopoguerra, la seconda voce del bilancio dello Stato dopo gli aiuti americani “erano le rimesse dei nostri emigranti”, che si sono negli anni trasformati “in una risorsa fondamentale del tessuto sociale ed economico dei paesi dove si sono trasferiti”. A questo proposito Casardi ha voluto aggiungere che “, secondo uno studio del Cgie (Comitato generale italiani all’estero, ndr) il contributo di oggi all’economia italiana dei nostri imprenditori che operano all’estero è addirittura superiore alle rimesse del dopoguerra”. Nella sua relazione introduttiva, Il Presidente del Cram ha aggiunto che la strategia della Regione Abruzzo a favore degli emigrati “passa per l’informazione e comunicazione, attraverso il nuovo portale del Cram (www.abruzzesinelmondo.regione.abruzzo.it) . Con questo mezzo, le associazioni saranno in rete anche fra loro, oltre che con la Regione, per portare avanti progetti come quello della promozione turistica dell’Abruzzo, proposto dal Brasile, ma anche opportunità di lavoro che vengono, per esempio, dall’Australia, ai giovani abruzzesi d’Abruzzo e figli di emigrati. I giovani, nel documento che ci sottopongono oggi (approvato ieri al Congresso degli ‘junior’ dell’Amnerica Latina, ndr), chiedono di studiare la lingua e la cultura italiana, fare formazione professionale in Abruzzo, che noi già prevediamo con gli stage in aziende avviati da mesi”. Di Matteo ha suggerito in questo senso che i corsi d’italiano possono essere attivati secondo progettualità avanzate dalle Associazioni. Assistenza socio-sanitaria per gli emigrati in difficoltà e la ideale interazione “più incisiva” fra Associazioni, Regione e i quattro parlamentari eletti all’estero, sono altri passagi-chiave indicati dal Presidente Cram “Il Centro di prima accoglienza che stiamo realizzando in Venezuela è il primo di una serie di iniziative socio-sanitarie, come anche quella di fare un’assicurazione provata sanitaria, per aiutare malati e anziani in difficoltà”. Il saluto del Cgie del Cile è stato portato da Paolo Castellani, che ha detto: “Qui in Cile noi italiani non siamo ospiti, siamo i co-fondatori perché il continente americano è stato conquistato anche da noi italiani, con gli spagnoli: dei quattro fondatori del Cile, uno era ligure”. Il Consiglio regionale d’Abruzzo è rappresentato ai lavori del Cram dall’onorevole Antonio Verini, che ha ricordato di come la nostra regione abbia dato “moltissimo all’America Latina: mio padre è stato per tanti anni in Argentina, un periodo per lui sofferto e triste, che lo portò poi ad andare in Usa, con il viaggio pagato da un cugino che viveva là. Anche come presidente di Esami di Stato all’estero (San Paolo e Buenos Aires) ho notato l’affermazione degli abruzzesi in questo continente”. L’onorevole Giuseppe Tagliente, consigliere regionale di Forza Italia e componente del Cram, ha detto che la prima riunione Cram all’estero “ha una grossa valenza di svolta rispetto al passato, per cercare di rendere più stretto il rapporto e la conoscenza dei problemi degli abruzzesi all’estero, ma anche fare del Cram un’organismo sempre più strumentale”. Nella pausa della mattinata, il saluto di ‘Nduccio (che si esibisce in serata all’Istituto italiano di Cultura di Santiago) che, anche se con un breve saluto, non ha potuto evitare di far ridere i consiglieri e ospiti del Cram: “Pensate – ha detto ‘Nduccio – uno come me dalla agri-cultura alla cultura”, riferendosi all’organizzazione del suo show all’Iic di Santiago. La presidente degli abruzzesi del Cile, Anna Maria Di Giammarino, ha fatto esibire un gruppo di folk italo-cileno della Fondazione “Insieme” e una cantante cilena . Ripresi i lavori, la consigliera Cram australiana Nadia Mecoli ha letto le proposte dei giovani sudamericani (che segue) riuniti nei due giorni prima all’Hotel Panamericano di Santiago del Cile. Quindi, gli interventi dei vari consiglieri per l’avvio dei lavori del Cram. (segue) DOCUMENTO PRESENTATO AL CRAM DAL Congresso Giovani Abruzzesi dell’ America Latina Santiago (Cile) 8 e 9 novembre 2006 CONCLUSIONI LAVORI RUOLO E PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI DIVERSE REALTA 1) ARGENTINA In Argentina esiste una importante presenza di giovani riunite in diverse associazioni sparse in tutto il paese. Ogni associazione ha un rappresentante dei giovani nel Consiglio della Federazione Abruzzese Argentina 2) URUGUAY In Uruguay la partecipazione è scorsa nonostante ciò esiste un gruppo di ballo folkloristico a cui partecipano più di cinquanta giovani, inoltre vi è una continua partecipazione alle manifestazioni sportive della collettività italiana. 3) BRASILE In Brasile il problema della distanza e dei costi di trasporti contribuisce in maniera determinante alla mancanza di incontri. Mancano attività d’interesse specifico per i giovani. 4) PARAGUAY Attualmente non esistono associazioni ma esiste un gruppo di giovani intenzionati a costituirla. 5) VENEZUELA In Venezuela i giovani sono numerosi e purtroppo fino adesso i loro inserimento nelle associazioni è stato carente. Solo alcune associazioni hanno inserito giovani PROPOSTE PER IL PORTALE DEL CRAM L’ assemblea dei giovani ritiene utile necessario e fondamentale la scelta che ha portato alla realizzazione di un portale internet interattivo, che dia la possibilità di interagire con la Regione Abruzzo e tra le associazioni tutte. Nello stesso tempo facciamo delle proposte per integrare funzioni da noi ritenente importanti. 1) Implementazione di un blog. 2) Elenco di indirizzi e-mail e recapiti delle più importanti istituzione di nostro interesse. 3) Informazione su borse di studio, proposte di lavoro, finanziamenti per gli imprenditori. 4) Implementazione di un traduttore simultaneo. 5) Se possibile dividire il portale per argomenti, categorie e differenti paesi. PROPOSTE AL PRESIDENTE DEL CRAM DONATO DI MATTEO 1) Corsi di lingua. 2) Formazione professionale. 3) Borse di studio. 4) Borse di lavoro. 5) Finanziamenti per fare corsi di lingua. 6) Finanziamenti per giovani imprenditori. Vista questa realtà crediamo che le proposte più adatte per stimolare la partecipazione dei giovani nelle associazioni sono: ? Sensibilizzare i giovani abruzzesi che ancora non hanno partecipato alle nostre iniziative. ? Maggiore partecipazione dei giovani negli organismi dirigenti delle associazioni. ? Poter concretizzare incontri tra latinoamericani tanto bilaterali come multilaterali. Per concludere speriamo di realizzare, con la collaborazione della Regione Abruzzo, un congresso a livello internazionale dei giovani abruzzesi e che preveda la partecipazione dei giovani che vivono in Italia. Crediamo senz’altro che il congresso appena concluso è stato un esempio di integrazione tra di noi quindi lo consideriamo un strumento molto utile per conoscerci e per continuare a lavorare insieme. Abbiamo la speranza non solo di preservare la nostra identità culturale ma anche di comprendere meglio il mondo in cui abitiamo.

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