Appalti G8 e ricostruzione, Verdini e Fusi attesi domani dal Gup

11 Aprile 2011   15:21  

Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, e l'imprenditore fiorentino Riccardo Fusi, presidente dimissionario della Btp, molto probabilmente non ci saranno domani davanti al Gup del tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, per l'udienza preliminare che li vede indagati dalla procura distrettuale antimafia dell'Aquila per tentativo di abuso d'ufficio nell'ambito del filone di inchiesta sugli appalti per il G8 dell'Aquila e per la ricostruzione post-terremoto. E' quanto emerso dagli ambienti giudiziari aquilani.

Verdini e Fusi non si sono mai presentati all'Aquila neppure quando sono stati convocati dalla Procura che poi non ha effettuato altre convocazioni non ritenendo determinanti gli interrogatori.

Le indagini hanno ruotato sugli appalti del Consorzio Federico II, appositamente costituito dopo il terremoto del 6 aprile 2009 per partecipare alla gestione dell' emergenza e alla ricostruzione, del quale fanno parte, oltre a Fusi e il costruttore aquilano Ettore Barattelli, gli altri due imprenditori aquilani Marinelli e Vittorini. Coordinate dal procuratore distrettuale, Alfredo Rossini, e dal sostituto procuratore Olga Capasso - distaccata nel capoluogo abruzzese dalla Direzione nazionale antimafia (Dia) per rafforzare la lotta alle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione - le indagini hanno cercato di dimostrare che Verdini, attraverso le sue influenti amicizie politiche, avesse favorito il Consorzio nell'aggiudicazione di appalti. Ma i riscontri hanno dimostrato che il Consorzio non ha mai preso affidamenti diretti dalla Protezione civile nazionale che ha gestito il G8 dell'Aquila e la fase dell'emergenza terremoto.


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