Appalti e crolli: settimana decisiva per le inchieste

Si apre una settimana molto probabilmente decisiva sul fronte delle inchieste nate sulle macerie del terremoto, solo l'anticipo di un autunno che si annuncia rovente alla Procura della Repubblica dell'Aquila.

Saranno ascoltati nei prossimi giorni il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione e vice commissario alla ricostruzione Chiodi e il direttore generale della Carispaq Rinaldo Tordera, come persone informate dei fatti, nell'ambito dell'inchiesta sulla cricca che avrebbe tentato, e la magistratura stabilirà se ci è riuscita, a mettere le mani sugli appalti della ricostruzione.

È una branca dell'indagine nata a Firenze e poi trasferita a Roma, passando per Perugia, che ha scovato una rete di relazioni ai più alti livelli della politica e dell'imprenditoria, che ha coinvolto fra gli altri il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, che sarebbe stato il regista dell'operazione “Federico II”, il consorzio, ormai sciolto, nato dall'intraprendenza dell'aquilano Ettore Barattelli e del quale faceva parte la toscana Btp di quel Riccardo Fusi, da qualche giorno indagato anche dall'Antimafia dell'Aquila.

Proprio quest'ultima, su impulso della direzione nazionale, ha intanto intensificato i controlli nei cantieri della ricostruzione per scongiurare il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, per molti osservatori già presente nelle zone terremotate.

E ripartono anche i processi sui crolli. Sabato, con la verifica della regolarità della citazione dei responsabili civili, riprende l'udienza preliminare per il crollo della Casa dello studente di via XX Settembre, per gli otto ragazzi morti sono indagate 11 persone fra amministratori, progettisti e costruttori.

Ma rischia di andare tutta a monte questa prima fase, se due giorni dopo, lunedì 27, la Corte di Cassazione – chiamata ad esprimersi sull'istanza di rimessione del processo – darà parere favorevole al trasferimento al tribunale di Campobasso.