Appello per L'Aquila: nessun apparentamento, accordi politici significa spartirsi le poltrone

"Tre mesi fa scrivemmo uno dei primi nostri comunicati stampa: in caso di ballottaggio nessun apparentamento, fuori dal mercato delle poltrone, nessun accordo formale o informale. Fummo i primi a chiarirlo pubblicamente, già sapevamo che eravamo altro e che da quei giochi volevamo stare lontani anni luce". Lo afferma in una nota Appello per L'Aquila.

"Ogni parola è per noi un impegno, ecco perchè stiamo attenti a parlare. Quando lo facciamo dobbiamo infatti essere certi che quello che diciamo poi facciamo. Non per tutti è così ed è anche per questa ragione che la politica, oltre che le persone, perdono giustamente di credibilità.

Nessuna indicazione dicemmo, non abbiamo pacchetti di voto da pilotare, le cittadine e i cittadini che ci hanno dato i loro voti attenti, al ballottaggio sapranno scegliere consapevolmente ognuno in piena autonomia. E non potrebbe essere diversamente.

In questi giorni leggiamo sui giornali di 'accordi politici' tra varie liste. La cose andrebbero chiamate per quello che sono, 'accordi per le poltrone', tutte quelle disponibili: assessorati, presidenze del Consiglio e delle commissioni, delle municipalizzate...

Abbiamo ricevuto due telefonate dai sindaci al ballottaggio, nessun incontro. Telefonate durate pochi minuti, il tempo di dare ad entrambi i nostri cortesi auguri.
Noi siamo fuori da tutto ciò e abbiamo iniziato a costruire il futuro. Quello che c’è oltre. Un nuovo inizio che è a L’Aquila e che per le sue condizioni straordinarie è qualcosa di unico e di esempio anche per altri luoghi dell’Italia. Una rete formata dalle tante competenze e passioni che i nostri territori sanno esprimere. Una rete in cui Appello per L'Aquila vuole essere solo uno dei tanti nodi.

Questo ci hanno chiesto con migliaia di voti dignitosi e non rassegnati i cittadini e le cittadine che ci hanno dato fiducia. Con loro, con i tanti giovani, con tutti quelli che vogliono essere artefici del proprio futuro stiamo ricostruendo la politica per poter rifondare la nostra città".