Approvata dal Consiglio comunale pescarese la delibera sull'Imu

02 Luglio 2012   17:31  

E’ stata approvata con 24 voti a favore e 2 astenuti la delibera sul Regolamento dell’Imu che quest’oggi ha concluso il proprio iter in Consiglio comunale a Pescara dopo l’accordo sulle aliquote raggiunto da maggioranza di governo e minoranza: aliquota al 4 per mille per le abitazioni principali; aliquota al 3 per mille per le abitazioni principali gravate da un mutuo, con la riduzione di un punto rispetto a quanto previsto dal Governo; 7,6 per mille per le abitazioni concesse in locazione, o cedute in comodato d’uso gratuito a parenti. E poi la revisione, entro il prossimo 30 settembre, delle aliquote, ovviamente per favorire un’ulteriore riduzione sino a una somma minima di 2milioni 700mila euro”. Lo hanno ufficializzato il capogruppo del Pdl Armando Foschi e il consigliere Lorenzo Sospiri ufficializzando l’esito del Consiglio comunale.

“Non c’è nulla di innaturale nell’accordo raggiunto – ha ricordato il consigliere Sospiri -, abbiamo raccolto la sfida lanciata dalla minoranza e, fatti salvi i capitoli sensibili del bilancio inerenti le spese correnti e gli equilibri, siamo riusciti a fare anche meglio di quanto richiesto. E non basta: se ci sarà anche un extragettito, e fatta salva la tutela dei livelli di assistenza, lavoreremo per l’ulteriore abbassamento delle aliquote. Le partite in entrata, ovviamente, non andranno a feste, ma al recupero dei mancati trasferimenti dagli Enti sovraordinati, dunque andranno al sociale e a copertura delle rate mutuo che sono sinonimo di sviluppo. Noi vogliamo abbassare le tasse per non comprimere i consumi, noi sappiamo di avere la coscienza a posto per l’Imu sulle prime e seconde abitazioni sulle quali con l’assessore Filippello abbiamo dato un segno perché noi non riteniamo che la proprietà privata sia un crimine. Vogliamo che si sappia che il Pdl ha contribuito in modo determinante a trovare le risorse per alleggerire la pressione fiscale e l’accordo odierno non è tecnico, ma è politico, è un accordo tra partiti che si assumono la responsabilità di migliorare il provvedimento votato dal Parlamento della Repubblica. I tecnici ci hanno aiutato a non commettere errori, ma noi abbiamo fatto la partita, considerando che comunque i ‘chiari di luna’ non sono finiti, il Governo guarda agli Enti locali con sempre maggiore sospetto, non sa che se si fermano gli Enti locali si ferma la nazione, e oggi nostro compito è quello di mettere in circolo le risorse”. Nel corso dell’ultima seduta è stato approvato con 31 voti a favore, ossia all’unanimità dei presenti in aula, l’emendamento contenente l’accordo con le nuove tabelle sulle aliquote. In sostanza l’accordo recita che ‘entro e non oltre il 30 settembre 2012 il Consiglio comunale obbligatoriamente delibera la riduzione di alcune delle aliquote e segnatamente l’aliquota ordinaria sull’abitazione principale; l’aliquota ordinaria su immobili diversi dall’abitazione principale; l’aliquota ridotta per immobili diversi dall’abitazione principale, ossia unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, assegnate ai soci che li adibiscono ad abitazione principale e di quelle degli Ater-Iacp regolarmente detenute. Le predette misure saranno operate fino a determinare la riduzione del prelievo di 2milioni 700mila euro che troverà corrispondenza nel bilancio di previsione 2012, entro e non oltre la data del 30 settembre 2012. Se entro il 30 settembre, sulla base dei dati autonomamente e responsabilmente certificati dal Settore Tributi, dovessero essere reperiti fondi di entrata frutto dell’eventuale extragettito Imu competenza 2012, extragettito calcolato sull’attuale previsione di 34milioni 800mila euro, il Consiglio comunale utilizza parte di detto extragettito fino alla concorrenza di ulteriori 300mila euro per abbattere ulteriormente le suddette aliquote, fatti salvi i limiti minimi previsti dalla legge. Qualora, inoltre, l’importo di detto gettito dovesse superare i 300mila euro, il 10 per cento di detto extragettito verrà destinato alla riduzione dell’aliquota ordinaria tipologia abitazione principale per i nuclei familiari con presenza di persone portatrici di handicap con invalidità al 100 per cento, con riconoscimento di pensione di invalidità’. Fissate dunque le aliquote ossia: 4 per mille per unità immobiliari adibite ad abitazione principale, o assimilate ad abitazione principale e pertinenze dell’abitazione principale; 3 per mille per le Unità Immobiliari adibite ad abitazione principale gravate da mutuo ipotecario; 10,6 per mille per tutte le unità immobiliari non assoggettate ad aliquota ridotta e per le aree edificabili; 7,6 per mille per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato e per le unità immobiliari a uso abitativo e relative pertinenze, quest’ultime nella misura massima di una (C2, C6 o C7) per immobile, concesse in comodato d’uso gratuito dal proprietario ai propri parenti in linea retta di 1° grado (genitore-figlio, e figlio-genitore); 8,6 per mille per le Unità immobiliari strumentali censite nelle categorie C/1, C/2 e C/3 non produttive di reddito fondiario e utilizzate esclusivamente per l’esercizio di attività d’impresa e per le Unità immobiliari classificate in categoria A/10 destinate all’espletamento di attività professionale, esclusivamente in forma individuale, a condizione che il proprietario dell’immobile abbia la residenza anagrafica e la dimora abituale nel Comune di Pescara; 6,8 per mille per le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, assegnate ai soci che li adibiscono ad abitazione principale, e di quelle degli Ater-Iacp regolarmente assegnate; infine 2 per mille per i fabbricati rurali a uso strumentale, come stalle, depositi e attrezzi. “La seduta odierna del Consiglio – ha ripreso il capogruppo Foschi – come concordato venerdì scorso si è aperta con l’approvazione della delibera, approvata dall’Aula con 24 voti a favore e 2 astenuti su 26 presenti in aula, mentre l’immediata esecutività è stata approvata con 24 voti a favore, 1 voto contrario e 1 astenuto”. Subito dopo l’aula è passata all’esame del Piano Triennale delle Opere pubbliche e del Bilancio, presentati rispettivamente dall’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e dall’assessore al Bilancio Eugenio Seccia, con la discussione unica su entrambi gli argomenti

 

 

 

 


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