Approvato dal Governo Prodi il nuovo Statuto Regionale Abruzzese

07 Ottobre 2006   21:06  
"Il governo Prodi non ha rilevato nessuna illegittimità costituzionale dello Statuto regionale. Praticamente è il via libera, dopo 35 anni, al nuovo Statuto della Regione. Come presidente della commissione Statuto del Consiglio regionale, sono molto felice. È un fatto storico che segna senza dubbio l´ottava legislatura regionale". Questo il commento a caldo di Gianni Melilla (Ds), appena, stamane, ha appreso la notizia. "Viene disegnata una Regione che si riconosce pienamente nei valori della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e dalla Liberazione" - spiega - che vuole partecipare al processo di costruzione dell´unità europea; che assume un´identità pacifista e ambientalista (l´Abruzzo regione verde d´Europa); che promuove il diritto al lavoro e alla sicurezza sociale; che valorizza le differenze di genere e promuove l´uguaglianza tra uomini e donne in ogni campo compreso l´accesso alle cariche pubbliche ed elettive; che vuole investire nella cultura e nella formazione e promuovere intese con il sistema universitario abruzzese; che crede nel sistema istituzionale locale a cui vanno delegate le funzioni di gestione e che attraverso il Consiglio delle Autonomie Locali interviene sulle grandi scelte della programmazione e delle materie delegate dalla Regione agli enti locali; che riconosce la concertazione come metodo permanente per coinvolgere le forze sociali, imprenditoriali, e professionali nel governo della regione; che favorisce la partecipazione della società regionale ai processi decisionali della Regione". Per Melilla si "vuole favorire una visione aperta e solidale della Regione, superando impostazioni neocentralistiche e gestionali per puntare sull´attività di alta legislazione, di programmazione e controllo. Il cammino della riforma istituzionale della Regione è iniziato e andrà completato con un pacchetto di leggi fondamentali, a partire da quella elettorale e da quelle che istituiranno il Consiglio delle Autonomie Locali, il Collegio di Garanzia, e che dovranno regolare la partecipazione, il sistema dei controlli interni e i Referendum. E´ un lavoro complesso per il quale è necessario uno spirito unitario delle forze politiche che non è mancato nella fase di approvazione dello Statuto". Patrizia Santangelo

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